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Aumenta l'Iva e flat tax addio Senza governo cambia tutto

Si va verso una legge di bilancio neutra ed "europea". E se M5s e Pd fanno il ribaltone, torna il "tassa e spendi"

Aumenta l'Iva e flat tax addio Senza governo cambia tutto

Il premier Giuseppe Conte preoccupato dagli strappi con l'Europa. Matteo Salvini che subordina la sua partecipazione a un governo solo se avrà nel programma una taglio delle tasse da 50 miliardi a favore di famiglie e imprese. Matteo Renzi che agita lo spettro degli aumenti Iva.

Le distanze tra il premier e i leader politici durante il dibattito parlamentare di ieri sulla mozione di sfiducia confermano l'impressione che a seconda dello sbocco della crisi saranno prese decisioni di politica economica radicalmente diverse. Unica cosa certa, il prossimo esecutivo dovrà occuparsene in tempi brevissimi.

Anche un eventuale governo di transizione, con il compito di traghettare il Paese a elezioni in ottobre e attendere la formazione di un nuovo esecutivo dovrebbe farsi carico delle stesse incombenze dell'esecutivo Gentiloni.

In poco più di un mese, entro il 27 settembre, dovrebbe aggiornare il quadro macroeconomico e quello di finanza pubblica. Il Nadef (Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza) sarà con tutta probabilità privato della parte «programmatica». Nessun impegno sulle scelte che saranno prese con la legge di Bilancio.

Unica eccezione potrebbe essere quella di un rinvio dell'aumento dell'Iva di tre mesi attraverso un decreto, in attesa di un nuovo governo

Difficile che prenda altre iniziative, ad eccezione forse di portare a termine l'iter del ddl con l'assestamento di Bilancio e il decreto imprese, che contiene anche le norme salva Ilva.

Un eventuale governo del presidente, un po' più politico rispetto al precedente, ispirato alle preoccupazioni del Quirinale, in primo luogo assicurare a mercati e all'Europa una legge di Bilancio solida. È quello che emerge dalle parole di Conte nel suo intervento di ieri. Si muoverebbe nel rispetto degli accordi sul deficit siglati dal ministro dell'Economia Giovanni Tria (che resta un punto fermo di tutte le soluzioni meno colorate politicamente alla crisi).

Conte ha parlato delle difficoltà a intervenire sull'Iva. Gli uffici del ministero dell'Economia stanno lavorando da tempo per coprire i 23,1 miliardi necessari a scongiurarli, ma non è da escludere uno scatto parziale degli aumenti. La formula potrebbe essere quella del passaggio di categorie merceologiche dalla aliquota agevolata al 10% a quella superiore a, 22%. Oppure un aumento ridotto rispetto a quello previsto a normativa vigente.

Un esecutivo espressione di nuova maggioranza M5s/Pd, sarebbe un governo molto spostato a sinistra. Matteo Renzi ha sottolineato la necessità di un esecutivo per evitare elezioni e gli aumenti dell'Iva. Un terreno comune potrebbe diventare un inasprimento della pressione fiscale sui redditi alti o sulle rendite finanziarie.

Tutti questi scenari mettono a rischio la conferma delle misure di bandiera dell'esecutivo uscente. In particolare Quota 100, la riforma delle pensioni potrebbe semplicemente non essere confermata dal 2021.

Strada sbarrata per la flat tax, almeno in tempi brevi. Unica chance per il progetto di Salvini di tagliare le tasse per 50 miliardi di euro sono nuove elezioni e la vittoria del centrodestra.

Sicuramente non dal 2020.

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