Politica

"Aumenterà l'Iva e il reddito di cittadinanza andrà all'estero"

"Aumenterà l'Iva e il reddito di cittadinanza andrà all'estero"

«L'Italia nel 2019 non crescerà e sarà in balia di una manovra finanziaria di difficile lettura che porterà a un obbligato aumento dell'Iva». Non solo, il 35-40% della spesa derivante dal reddito di cittadinanza, la misura simbolo dei M5S, potrebbe finire all'estero, sia nei consumi di petrolio sia in prodotti magari importati dalla Cina. È la previsione dell'economista Mario Deaglio, emersa ieri alla presentazione del 23esimo Rapporto sull'economia globale e l'Italia, promosso da Centro Einaudi e Ubi Banca, intitolato «Il mondo cambia pelle?».

L'analisi rivela la fragilità dell'economia mondiale e rimanda «a settembre» il giudizio su una manovra italiana ricca di incognite. Il rapporto non vede una recessione immediata nella Penisola, come invece Bankitalia, ma non esclude possa arrivare il prossimo anno quando gli effetti delle scelte dell'esecutivo entreranno nel vivo. «Nel 2019 prevedo per l'Italia una crescita bassa tra lo 0,6 e lo 0,9%, in linea con una certa visione populista che non tende alla ricchezza e allo sviluppo, ma all'essere meno poveri». La manovra, sostiene Deaglio, «punta a una deviazione del patto di Stabilità per sostenere i consumi, in particolare dei meno abbienti. Il principio è condivisibile, ma la modalità di realizzazione lascia più di un dubbio, soprattutto per la volontà di istituire uno strumento nuovo e da realizzare daccapo, come il reddito di cittadinanza, anziché potenziare il già esistente reddito di inclusione. Inoltre, la spinta sui consumi sarà molto relativa: secondo noi sposta appena un secondo decimale di punto, anche perché il 35-40% dei consumi finirà all'estero o a beneficio di aziende estere».

Non è poi quantificabile il costo di quota 100: «Bisogna vedere quanti aventi diritto aderiranno». Secondo il Rapporto, la manovra avrebbe potuto concentrarsi sugli investimenti, in particolare infrastrutturali, «sia per il ritardo che l'Italia ha, sia per il potere di questi di propagarsi nel resto dell'economia. Alla fine del 2019, se i conti non torneranno ammonisce Deaglio è possibile che le imposte indirette e cioè l'Iva debbano essere obbligatoriamente aumentate».

Una soluzione? «Nell'era di Internet e degli intermediari finanziari informatizzati suggerisce il Rapporto si potrebbero fare due mosse: ridurre il contante e sostituire le imposte sui redditi con imposte sui flussi di cassa, più tempestive e sicure».

Commenti