Cronache

In auto senza seggiolino è strage di bambini: ogni anno cento morti

Ieri ennesima tragedia: a Como perde la vita una bimba di 16 mesi in braccio alla madre

In auto senza seggiolino è strage di bambini: ogni anno cento morti

Colpa è una parola brutta. Attribuirla, con facilità, a chi ha perso un figlio è ancora più brutto.

Non staremo quindi a buttare la croce addosso alla coppia che ieri a Cantù (per percorrere un breve tratto di strada in città) non ha messo il figlio di 16 mesi nel seggiolino dell'auto. Una dimenticanza fatale. Pochi attimi dopo infatti l'auto con la famiglia a bordo è stata centrata da un altro veicolo: nell'impatto il bimbo ha colpito violentemente il capo contro ed è morto. L'automobilista che ha causato l'incidente era ubriaco, ed è stato arrestato per omicidio stradale. Ai genitori del piccolo rimane solo il dolore per aver perso ciò che di più caro avevano al mondo e il rimorso per non averlo saputo proteggere. In testa, e negli occhi, sempre quel maledetto fermo-immagine: il padre al volante e la mamma che preferisce tenere la piccola Aurora tra le braccia, pensando - sicuramente in buona fede - che così il bambino sarebbe stato più «al sicuro».

Un errore gravissimo che ogni giorno noi genitori commettiamo senza immaginare i rischi a cui sottoponiamo i nostri figli. Nella maggior parte dei casi, fortunatamente, non accade nulla di grave. E così ripetiamo l'imprudenza. Ignorando la «strage di innocenti» che ogni anno, per colpa della «maledizione dei seggiolini» causa circa 100 vittime all'anno. L'incidente di Cantù si è verificato intorno alle 23.45, l'elicottero del 118 ha trasportato la piccola in arresto cardiaco all'ospedale Sant'Anna di Como. Vano ogni tentativo di salvarla.

La conferma che la piccola non viaggiasse in modo sicuro è venuta delle indagini. Erano stati i soccorritori a riferire sin dal primo momento che il «conducente era senza cintura, con accanto la moglie e la bimba senza seggiolino». La madre della bambina, 26 anni, ha riportato contusioni multiple, il padre, 28 anni, una frattura a un ginocchio e un trauma cranico. Nulla in confronto allo choc provocato dalla notizia di aver perso per sempre la loro Aurora. E dire che da quest'anno sono state introdotte anche novità normative proprio con l'obiettivo di aumentare la sicurezza dei bambini quando si viaggia in macchina. La legge prevede l'obbligo dell'uso del seggiolino per bambini fino ai 150 centimetri d'altezza, ma per i bambini che si avvicinano al limite si possono utilizzare i cosiddetti «rialzi» che hanno la funzione di tenere il bambino ben posizionato con la cintura allacciata. Un esempio per aiutare a capire la pericolosità di certi comportamenti: nel caso di impatto a 56 km orari un bambino del peso di 15 kg produce una forza d'urto pari a 225 kg, impossibile trattenerlo con le braccia. Con la nuova norma si pagheranno anche multe più salate da 80 a 323 euro se il bambino in auto non è sul seggiolino; in caso di recidiva, dopo due multe nell'arco di due anni verrà sospesa la patente per un periodo tra 15 giorni e 2 mesi. Ma più che un fatto di portafoglio o di spauracchio burocratico, questa del seggiolino è una questione di cultura.

Che è un po' come il coraggio: se uno non ce l'ha, non può darselo.

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