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Autonomia, Zaia avverte: "Pronti a scendere in piazza"

Il governatore del Veneto sta per perdere la pazienza: "Da noi le persone pensano a lavorare, ma prima o poi la pentola a pressione soffia"

Autonomia, Zaia avverte: "Pronti a scendere in piazza"

La pazienza di Luca Zaia sulla questione autonomia sta per finire. Il governatore della Regione Veneto, intervistato da Libero, ha detto che la Lega "è pronta a scendere in piazza", lanciando un avvertimento al governo giallorosso: "Non ci faremo trattare da colonia. Non siamo la periferia dell'impero". Il Veneto infatti "ha 600mila partite Iva, ha un pil annuo di 150 miliardi di euro, tutti i 574 comuni chiudono il bilancio in bonis". Ed è stato ricordato come sia stato "fatto un referendum, la gente l'ha votato. Da noi le persone pensano a lavorare, ma prima o poi la pentola a pressione soffia".

"Colpa del M5S"

Il leghista ha assicurato che non si arretrerà "di un millimetro", anche perché "lo stadio è pieno". E siccome "il ministro per le Autonomie Boccia si è definito un centravanti, vogliamo che la partita inizi a breve". Dunque all'esecutivo verrà concesso il tempo solo per "riscaldarsi a bordo campo".

Zaia infine ha attaccato duramente il Movimento 5 Stelle: "Hanno predicato bene e razzolato male. In Veneto hanno sostenuto il referendum, a Roma hanno fatto di tutto per non farci fare nulla". Dunque lo stallo sull'autonomia "è stata solo colpa loro.

Sono disposto a dirlo in faccia a chiunque".

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