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Legge elettorale, Berlusconi: "Serve il proporzionale"

Il Cavaliere, Silvio Berlusconi, in un incontro con i gruppi parlamentari azzurri parla della situazione economica e della crisi che sta affrontando il Paese

Legge elettorale, Berlusconi: "Serve il proporzionale"

"Dobbiamo guardare al futuro con il sentimento di poter competere con tutte le forze politiche. Così Silvio Berlusconi, parlando con i parlamentari di FI durante la riunione del gruppo. FI - ha sottolineato l’ex premier secondo quanto viene riferito - è al 13,3% pur in assenza del suo leader. Godo di più considerazione di ogni altro momento, ha osservato il Cavaliere prima di parlare della situazione in Europa, sottolineando che le sanzioni alla Russia hanno arrecato un danno enorme alla Ue e all’Italia. Con il mio accordo con Gheddafi - ha sostenuto Berlusconi - eravamo riusciti ad azzerare gli sbarchi degli immigrati clandestini". Il Cavaliere ha poi parlato di Matteo Renzi: "Il Jobs Act voluto dal governo Renzi è stato un fallimento da venti miliardi di euro". E ancora: "Renzi ha collezionato solo fallimenti, dal jobs act alla riforma dela P.A, dall’Italicum alla riforma costituzionale. Ha portato solo spese per l’Italia". Il Cavaliere ha anche parlato della crisi economica: "Da quando non governiamo noi, il numero di cittadini in povertà assoluta è aumentato di oltre un milione, esattamente di 1.183.000 unità. E sono oltre 4.598.000 le persone in povertà assoluta, mentre 8.307.000 vivono in povertà relativa. Un quarto della popolazione italiana è in situazione di povertà e molti rischiano di diventarlo. Se non riparte l'economia si andrà inesorabilmente verso un aumento della povertà, per questo la lotta alla povertà deve essere la priorità del nuovo governo". Infine sulla crisi delle banche afferma: "L’economia è ferma, non ci sono soldi. I giovani sono in difficoltà, le banche non concedono prestiti alle start up. Ho dato io dei soldi al giovane che si era dato fuoco ad Arcore proprio perchè era stato abbandonato dalle banche". Infine il Cav è tornato sul tema della legge elettorale: "Il Mattarellum, con cui abbiamo vinto le elezioni nel 2011, funzionava quando l’Italia era bipolare. Oggi il Paese è tripolare, si vince col 30-35% e dovremmo dare il 20% di deputati in più. Oggi significherebbe che il 30% dei voti, e il 15% degli elettori, sceglierebbero chi va al potere.

Per questo si deve tornare ad un sistema proporzionale".

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