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Banche, Di Maio: ''Lannutti ha rinunciato a presidenza Commissione d’inchiesta''

Sul nome di Elio Lannutti come presidente della Commissione d’inchiesta sulle banche la maggioranza si era spaccata. Duri attacchi erano arrivati da Pd e Iv

Banche, Di Maio: ''Lannutti ha rinunciato a presidenza Commissione d’inchiesta''

Schiarita sul presidente della Commissione d’inchiesta sulle banche. Elio Lannutti, infatti, ha rinunciato alla candidatura per allentare le tensioni nella maggioranza e nello stesso M5s.

È quanto ha dichiarato a Porta a Porta il capo politico pentastellato Luigi Di Maio che non ha esitato ad una battuta al veleno: "Lannutti è stato accusato di essere in conflitto di interessi perché il figlio fa l'impiegato alla Popolare di Bari: è come dire che non puoi fare il ministro dei Trasporti perché tuo figlio fa l'autista di un autobus. Oggi ho incontrato Lannutti e mi ha detto 'non voglio dare alibì per rallentare il processo" di avvio della Commissione di inchiesta sulle banche''.

Il ministro degli Esteri, nel ringraziare Lannutti per il senso di responsabilità ha affermato che la carica spetterà sempre al M5s. “Negli accordi la presidenza della Commissione Banche spetta al M5S. A me interessa che parta questa Commissione. Dopo la riunione dei commissari vedremo quale sarà la strada da seguire", ha sottolineato il titolare della Farnesina, aggiungendo che i due nomi per la presidenza su della commissione di inchiesta su cui punteranno i pentastellati sono quelli di Maniero e Ruocco.

La candidatura del senatore, seppur deliberata dal gruppo, aveva creato tensione nelllo stesso M5s e con gli alleati di governo. Lo stesso Di Maio non ha nascosto le sue perplessità in quanto ritenuta divisiva, come ha dimostrato la levata di scudi di tutto il resto della maggioranza. "Noi siamo stati chiari fin dall'inizio: Lannutti per noi è invotabile, e non per il conflitto di interessi con suo figlio, ma per le frasi vergognose dette sugli ebrei", aveva affermato la capogruppo di Italia Viva alla Camera, Maria Elena Boschi, in un'intervista a Repubblica.

Ma questo non è stato l’unico attacco contro il senatore 5s. Durissimo il dem Emanuele Fiano che su Facebook ha scritto: "Uno degli estimatori dei Protocolli Savi anziani di Sion, un testo antisemita falso diffuso dalla polizia segreta zarista all’inizio del '900, nella Germania del Terzo Reich fu proprio Hitler citandoli nel Mein Kampf .. Tralascio gli altri estimatori da Hamas all'estrema destra. Poi è arrivato il senatore Elio Lannutti del M5S che di quel testo falso e immondo ha ripubblicato su Twitter le teorie che stavano nel secolo scorso anche alla base del progetto che portò alla Shoah. Delle due l'una, o vale ormai tutto e la storia è un inutile orpello, oppure Luigi Di Maio devi dichiarare nero su bianco che uno così il presidente della commissione Banche non lo può fare. Sicuramente non avrà i nostri voti".

Poi l’indiscrezione circolata ieri sul figlio di Lannutti, impiegato alla Banca Popolare di Bari, la banca appena commissariata dal governo, ha aggravato la posizione del senatore. Ora il M5s lancerà Carla Ruocco e Alvise Maniero in prima linea e poi Laura Bottici e Raphael Raduzzi.

I tempi sono da definire ma nel Pd sono convinti che se ne parlerà dopo le feste.

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