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Basta con le aspirine contro l'Ebola economica O la va o la spacca

Con l'Aspirina-Renzi non si andrà lontano. Serve molto più coraggio. Per questo le proposte lanciate da Berlusconi aprono una speranza

Basta con le aspirine contro l'Ebola economica O la va o la spacca

Pensavamo di essere vaccinati a tutto, ma oggi scopriamo che anche vaccinarsi non offre grandi garanzie di sopravvivenza. In politica è la stessa cosa. La cura Renzi, spacciata come miracolosa, non ha neppure scalfito il virus della crisi. Anzi, il bollettino medico quotidiano parla di un peggioramento continuo delle condizioni del paziente Italia. È che il premier sta distribuendo farmaci convenzionali, buoni forse per malattie conosciute ma totalmente inefficaci contro l'Ebola economica. Gli effetti collaterali degli 80 euro e il mini taglio dell'Irap - finanziati con il taglio agli enti locali - sono stati peggio del male. I comuni hanno innalzato le tasse sulla casa bloccando l'edilizia - settore trainante di tutta l'economia - i consumi non sono ripartiti e l'occupazione neppure.

Con l'Aspirina-Renzi non si andrà lontano. Serve molto più coraggio. Per questo le proposte lanciate ieri da Silvio Berlusconi nel giorno del suo ritorno in piazza aprono una speranza. È una cura non convenzionale che prevediamo sarà osteggiata dalla medicina tradizionale. Cito alcuni ingredienti della ricetta: via le tasse per alcuni mesi dalla compravendita di immobili, alzare le pensioni minime a mille euro, istituire una sola aliquota fiscale per tutte le famiglie al 20 per cento, stampare una moneta parallela all'euro su cui poter fare leva. Roba da matti? Forse, ma il mondo non lo mandano avanti certo, detto con rispetto, i ragionieri, i burocrati e neppure, come abbiamo ben sperimentato sulla nostra pelle con il governo Monti, i professori della Bocconi. Dove troviamo i soldi? Li stampiamo, e se all'Europa non piace pazienza, crepi l'Europa, non noi.

Era tempo, troppo tempo, che non sentivamo più proposte concrete da Forza Italia, avvitata sulle beghe di Fitto in combutta con i finiani e D'Alema. Basta, per favore basta. Dopo le panzane di Grillo e le promesse a vuoto di Renzi, quella di ieri è musica per le nostre orecchie. Basta crederci, e possibilmente farsi tornare la voglia di andare a votare. Ma su proposte come queste. O la va, o la spacca.

Da perderci, non abbiamo proprio più nulla.

 

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