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"La battaglia più importante la farà Forza Italia in Europa"

Berlusconi: "Se avremo tanti voti il Paese tornerà a contare". Gli azzurri: "a Lega da sola non ce la fa"

"La battaglia più importante la farà Forza Italia in Europa"

La chiama «una banda di incapaci che ancora ci ostiniamo a chiamare governo». E Silvio Berlusconi guarda oltre i gialloverdi, come se il loro patto fosse già da archiviare. «Le europee saranno importanti - dice il leader di Forza Italia a Mattino 5- anche per l'Italia, perché se Fi riuscirà ad avere un buon risultato e se, come sembra dai sondaggi, i 5Stelle scenderanno sotto il 20%, certamente sarà un avviso di sfratto per il governo e se ne potrà fare un altro, attraverso nuove alleanze in parlamento o nuove elezioni».

Nell'intervista su Canale 5 il Cavaliere batte molto sulla svolta che il voto del 26 maggio può determinare nel parlamento di Bruxelles e Strasburgo come in quello nazionale. Spiega che la missione del suo partito è cambiare l'Europa, di cui abbiamo finora conosciuto «la parte peggiore, quella burocratica, ragionieristica, che imponeva le regole dell'austerità». Ma è inutile prendersela con le istituzioni Ue se il nostro Paese non ha saputo imporsi. «Negli ultimi anni non ha avuto presidenti del Consiglio capaci di farsi rispettare». I ministri, poi, sono stati spesso assenti nei momenti chiave.

Le cose cambieranno, Berlusconi ne è convinto, quando andrà lui a Bruxelles, e ora che Angela Merkel si sta ritirando dalla scena sarà «il membro più importante» del prossimo parlamento europeo. Ma a questo punto spiega di aver bisogno di molti voti, con il suo nome scritto sulla scheda e non solo una croce sul simbolo, per avere «una forte legittimazione in Italia ed essere anche il più importante del Ppe», in grado di confrontarsi alla pari con gli altri leader popolari, fare gli interessi dell'Italia e cambiare davvero l'Europa.

Il Cav non risparmia attacchi al M5S e alla sua legge di bandiera. «Il reddito di cittadinanza - dice- è una bufala, è insufficiente e inadeguato, quasi nessuno dei cittadini che ha fatto domanda riceverà i 780 euro, molti riceveranno meno di 500 euro e una parte importante addirittura solo 40 euro. Bisogna ritornare al programma giusto, il nostro».

Oggi l'ex premier incontrerà a Villa Gernetto, in provincia di Monza, tutti i candidati europei («Li abbiamo scelti a uno a uno») e li caricherà per la campagna elettorale della vita. Che deve mandare a casa la maggioranza Lega-M5S e far posto a quella «naturale» di centrodestra, che gli italiani chiedono. Le elezioni amministrative siciliane rafforzano, in casa azzurra, l'idea che la coalizione ha ancora un futuro e che Matteo Salvini non può pensare di correre da solo. «In Sicilia -scrive su Twitter Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Fi-i sindaci del M5S sono stati cacciati dal voto popolare e la Lega, dove si è presentata da sola, arranca. Segnali da non sottovalutare. L'unico dato certo è il centrodestra unito che vince». Sul «ruolo decisivo» di Fi insiste anche l'azzurro Maurizio Gasparri. Parlando della Sicilia ma non solo e raccomanda di «crederci ed evitare errori», superare «con intelligenza e saggezza, recenti fratture» per favorire l'unità della coalizione.

Di «schizofrenia politica e certificazione pubblica della paralisi del governo» parla Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Fi: «Di Maio assicura che se il M5S vincerà le europee aumenterà il salario minimo in Italia. Come se fosse un leader dell'opposizione e non il vicepremier, lancia anche la sfida di 5 riforme, dal conflitto d'interessi all'acqua pubblica, tutte di competenza dei ministeri retti dal M5S.

Salvini invece dice che se la Lega vincerà le regionali in Piemonte, allora farà la Tav».

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