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Migranti, Di Battista: "La Francia? Chieda scusa per la guerra in Libia"

Il leader carismatico dei Cinque Stelle è un fiume in piena e attacca anche Napolitano: "Sulla Libia si comportò in maniera vile"

Migranti, Di Battista: "La Francia? Chieda scusa per la guerra in Libia"

Alessandro Di Battista continua la sua guerra personale contro la Francia. Dopo i tentativi di Matteo Salvini e di Giuseppe Conte di smorzare le tensioni con Parigi, Dibba torna all'attacco intervistato da Lucia Annunizata.

"Io suggerisco al governo di fare passi in avanti di chiedere colloqui e di analizzare in modo paritario alcuni dossier" sul futuro dell'Europa e sull'immigrazione, ha detto Di Battista. Poi è arrivato l'affondo sulla questione migranti. Per il politico dell'M5S occorre "ristabilire delle relazioni il che non significa non affrontare nodi politici". Ed è sulla guerra in Libia che Di Battista va giù pesante: "La Francia chieda scusa per l'intervento scellerato in Libia nel 2011 che ha provocato esodo dei migranti e migliaia di morti. Il presidente della Repubblica (Giorgio Napolitano ndr) si piegò in modo vile" alla pressioni di Parigi.

E quando la Annunziata fa notare la gravità delle accuse rivolte all'allora inquilino del Quirinale, Di Battista ha replicato: "Noi moriremo di politically correct... E comunque io non ho detto a Napolitano vile, ma che si è comportato in modo vile e sono convinto che Mattarella non si sarebbe mai comportato cosi. E poi, dire vile è un insulto? Ma che devo fare, portare il Didò e dire 'perdirindindina, Napolitano si è comportato in maniera sbagliatella?".

Ma l'attacco di Dibba non si ferma qui. Il leader carismatico dei penstellati è un fiume in piena e getta ancora benzina sul fuoco sul fronte dell'immigrazione: "Il governo di Parigi non può fare la morale a noi sul razzismo quando i loro gendarmi alcune settimane fa hanno sbattuto i migranti alla frontiera in una foresta come cani". Ed è tornato anche sulla querelle del Franco Cfa: "In assenza di possibilità di fare politiche espansive non si creerà mai un mercato interno e questo creerà maggior esodo da qui a dieci anni". A In Mezz'ora, Dibba ha poi affermato: "Da qui a 30 anni avremo un'Africa sempre più povera. Pretendo una decolonizzazione che non c'è mai stata".

Dopo queste frasi, è difficile credere che la tensione diplomatica fra Italia e Francia potrà dirsi definitivamente messa da parte.

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