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Beppe Grillo arriva a Roma per arginare la fuga dal Movimento

Il co-fondatore del Movimento nella Capitale per partecipare alle assemblee dei senatori e dei deputati e cercare di calmare le tensioni

Beppe Grillo arriva a Roma per arginare la fuga dal Movimento

A meno di un mese dall'ultimo faccia a faccia con Luigi Di Maio, Beppe Grillo è tornato a Roma. Il garante del M5S aveva affermato che sarebbe stato più presente nella vita dei pentastellati e con la visita nella Capitale sembra voler mantenere la promessa.

Il co-fondatore del Movimento 5 Stelle è atteso da tutti i grillini: alle 19, a quanto si apprende, sarà a Palazzo Madama per vedere i senatori, subito dopo potrebbe fare un salto alla Camera, dove alle 20.15 si riuniranno i deputati 5S. Dopo i malumori per i cambi di casacca di Ugo Grassi, Stefano Lucidi e Francesco Urraro, che pochi giorni fa sono passati agli ex alleati della Lega, e per i mancati voti alla legge di bilancio, ora interviene direttamente il co-fondatore del Movimento.

Come spiega l'HuffingtonPost, anche il leader Luigi Di Maio, di rientro in serata dalla Libia, dovrebbe fare in tempo per essere presente all'incontro. L'ultima uscita pubblica romana di Grillo è datata 23 novembre: in quell'occasione, insieme al leader Di Maio, realizzò un video per rinnovare la fiducia al capo politico e dichiarare la sua vicinanza al Movimento.

Ma gli incontri di oggi non saranno solo un momento di festa per scambiarsi gli auguri di Natale. Bisognerà anche analizzare quanto sta accadendo nel governo giallorosso e, soprattutto, nel Movimento. Ora che M5S vive una fase di tensione interna mentre cerca di darsi una nuova organizzazione per il futuro, si vedano le votazioni per i team e i facilitatori, tutti sono chiamati a raccolta. Ma c'è anche chi vede nell'arrivo a Roma di Beppe Grillo qualcosa di destabilizzante. La presenza del co-fondatore dovrebbe al contrario calmare i toni e impedire nuove fuoriuscite dal gruppo. Sono sempre più insistenti infatti le voci di altri addii. Una decina di pentastellati sarebbero pronti a formare una componente autonoma in seno al gruppo Misto, mentre la Lega non ha escluso nuovi arrivi tra i suoi banchi al Senato.

Dopo Palazzo Madama, secondo quanto si apprende in ambienti parlamentari, Grillo si unirà ai deputati 5S in assemblea. Come riporta sempre l'HuffingtonPost, qui il co-fondatore dovrà serrare le fila dal momento che ci sono voluti mesi per eleggere il nuovo capogruppo alla Camera tra malumori e contestazioni.

La posizione di Grillo

Ma Beppe Grillo ha precisato di non essere a Roma per ricompattare il Movimento: "I fuoriusciti dal M5s? Io non riesco a convincere nessuno, se una persona cambia idea lo può fare. Non sono qui per rasserenare nessuno, sono qui per conoscere. Tanta gente non l'ho mai vista nè conosciuta".

Intanto però i malumori continuano a crescere, in particolare nei confronti del dissidente Gianluigi Paragone. "Il senatore Paragone si è allontanato dalle posizioni del MoVimento 5 Stelle, e si è avvicinato sempre di più a quelle dell'opposizione. Perché non si dimette? Sia coerente, almeno per una volta e, come aveva annunciato di fare quest'estate, lasci il Parlamento", ha tuonato Riccardo Ricciardi, vicepresidente del gruppo alla Camera.

Posizione condivisa anche da altri pentastellati.

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