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Berlusconi annuncia: "Da gennaio in campo Centrodestra al 32,5%"

Il Cavaliere a una cena di militanti azzurri: "La legge sulle banche va cambiata Non sono andato da Mattarella perché l'Italia non è più una democrazia"

Berlusconi annuncia: "Da gennaio in campo  Centrodestra al 32,5%"

Chiama l'applauso per Mario Mantovani, arrestato dalla magistratura milanese. Poi, però, vira verso l'anno che viene: «Vado a lezione di internet, io che sono nato due generazioni prima della rete». E annuncia: «Dal 1 gennaio torno in campo. Avrei voluto prima la riabilitazione dalla corte di Strasburgo, ma loro continuano a rinviare. E io non posso aspettare». Silvio Berlusconi parla a ruota libera in un ristorante gremito all'inverosimile. Doveva essere una cena natalizia, diventa l'assist per disegnare il nuovo centrodestra. Certo, la fase non è delle migliori, fra divisioni e fughe, ma il Cavaliere prova a scommettere su quel che sarà.«Il centrodestra è oggi al 32,5 per cento, è il primo raggruppamento e con me potrebbe crescere, anzi crescerà di almeno 10 punti». Qualcuno pensa a uno spot di fine anno, lui va giù duro: «Oggi ero stato invitato al Quirinale dal presidente Mattarella per gli auguri di Natale ma ho deciso di non partecipare a questa cerimonia stantia. E il motivo è molto semplice: l'Italia non è più una democrazia. Questo è il terzo governo non eletto dal popolo, eppure Renzi sta mettendo su un regime e infila le mani dappertutto».Ma l'happening, nato per volontà di Luca Squeri e Daniela Santanchè, non vuole essere solo una requistoria contro il governo a trazione Pd. Il Cavaliere ha fretta di proporre ed elenca almeno tre punti prioritari. Il primo: «Le banche. Un tempo erano sinonimo di sicurezza, oggi di rischio. Le sofferenze sono passate da 50 a 200 miliardi e soprattutto il 1 gennaio entra in vigore il bail in, una legge rovinosa. Nessuno ha avuto il coraggio di mettere il veto, come io invece facevo davanti alle cattive cose firmate da Sarkozy e Merkel». Poi c'è il tema sicurezza, o meglio legittima difesa: «Questa legge non va bene, oggi il ladro che ti spara viene considerato una vittima del sistema sociale, chi subisce l'aggressione un bieco capitalista. Dobbiamo cambiare radicalmente la norma. Ci sono in Italia 700 furti al giorno e il governo Renzi, fino all'altro giorno, voleva chiudere 400 presidi di polizia e carabinieri e voleva dare agli agenti un bonus di 8 euro. Ora grazie alla nostra azione qualcosa è cambiato, ma è ancora troppo poco».Infine, il Cavaliere che parla da un palco come una star del rock, affronta il nodo dell'emigrazione: «Non si ferma con i muri ei reticolati. No, ci vuole una soluzione per la Libia è una soluzione per la Siria. E dev'essere una coalizione che internazionale sotto l'egida Onu che distrugga l'Isis».Ma questo esercito internazionale è lontano anni luce. «Putin insiste Berlusconi ha proposto una task force sei mesi fa, ma l'Europa non ha nemmeno risposto. È guidata da persone assolutamente incapaci». E dopo aver attaccato Renzi, il Cavaliere punta il dito contro Bruxelles. Prima di chiamare a raccolta i 600 stipati nel salone. «Ventisei milioni di italiani, la piazza di internet, aspettano un messaggio credibile. Quello che oggi sinistra e Cinque stelle non sanno offrire».

E la standing ovation si mescola ai cori natalizi.

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