Politica

Berlusconi avverte: "Siamo alle comiche Lega-5s? Innaturali e cadranno presto"

Il leader Fi a Trento intervistato da Sallusti attacca i 5 Stelle: «Altro che manina: hanno letto ma non l'hanno capito. Anche gli industriali ora criticano il governo: meglio tardi che mai»

Berlusconi avverte: "Siamo alle comiche Lega-5s? Innaturali e cadranno presto"

Trento - Silvio Berlusconi è lapidario: «Siamo alle comiche». Lo spettacolo di Luigi Di Maio che accusa gli alleati di avere cambiato le norme sul condono è una cosa alla Ridolini. «È molto doloroso assistere a queste scene, siamo dispiaciuti per la brutta immagine che viene data del Paese. Questo governo è un matrimonio innaturale tra due partiti che hanno elettorati e programmi diversi e si sono uniti per il potere. Ma gli italiani si stanno accorgendo che le esibizioni muscolari durano poco. I sondaggi dicono che negli ultimi 15 giorni la somma dei due partiti ha perso 4 punti. Non è poco. Quando gli italiani verificheranno nei loro portafogli gli effetti dell'azione di questo governo le cose cambieranno molto in fretta».

È un Berlusconi rigenerato quello che arriva al Grand Hotel di Trento per galvanizzare Forza Italia in vista del voto di domenica per la Provincia autonoma e tirare la volata al leghista Maurizio Fugatti, candidato alla presidenza. Il Cavaliere evoca i tempi di quando cantava nei locali di Parigi («Sostituii Henri Salvador facendomi chiamare Dani Daniel per non sputtanare il nome Berlusconi») o la mamma gli diceva che era «il più bello della spiaggia». Ma l'incapacità dei Cinque stelle non è un ricordo del passato: «Ho fiducia che gli italiani sapranno aprire gli occhi garantisce - Nel 1994 sono sceso in campo per combattere la minaccia del comunismo, ma questi sono peggio. Quelli del Pci arrivavano in Parlamento dopo aver fatto esperienza nelle amministrazioni locali, qualcosa sapevano. Questi no. Le cose l'altra sera in consiglio dei ministri sono andate così: nessuno ha cambiato niente, i Cinque stelle ignoranti come sono hanno letto ma non hanno capito».

Alessandro Sallusti, direttore del Giornale che intervista Berlusconi davanti a un migliaio di persone, gli chiede un giudizio sulla manovra. «Io non sono contrario a fare più deficit risponde il leader azzurro ma se crea lavoro e reddito, non assistenzialismo. Le stime di crescita sono sovrastimate, il Pil aumenterà meno del previsto, il deficit reale sarà superiore al 3%. E la flat tax è in realtà una flop tax. La bocciatura europea sarà inevitabile e per noi sarà quasi una catastrofe. Lo spread salito a 320 ci avvicina a un'area molto pericolosa. Non so che cosa potrà fare Draghi». Berlusconi difende con energia «l'Europa delle origini, quella di Adenauer, Schumann e di un certo signore trentino chiamato De Gasperi». Aggiunge: «Della Dc di De Gasperi ci sentiamo gli eredi, con i suoi valori civili, sociali, religiosi; ideali di libertà con cui trasformare questa Europa della burocrazia che non piace a nessuno. L'Europa è necessaria, nazionalismi e sovranismi sono pericolosi. Se l'Europa sparisse sarebbe un danno gravissimo per tutto il mondo».

Berlusconi affronta anche la questione dei rapporti con la Lega, alleata a Roma con i Cinque stelle e a Trento con Forza Italia. «Ma siamo assieme anche in Sicilia, in Molise, in Friuli Venezia Giulia dove abbiamo vinto», sottolinea il Cavaliere. Al quale non piace affatto il comportamento della Lega in Parlamento: «Ho letto un bellissimo intervento sulla manovra della nostra capogruppo in Senato, Anna Maria Bernini, e i leghisti non hanno fatto una piega. Lo dico a Maurizio aggiunge rivolgendosi a Fugatti seduto in prima fila, che è pure sottosegretario alla Sanità -: quando parliamo noi restate impassibili, ma vi sbracciate quando interviene uno dei 5 stelle». C'è anche qualcun altro che ha sbagliato a tacere: «Il 4 marzo gli imprenditori non hanno capito niente, in campagna elettorale non hanno speso una parola in nostro sostegno. Ora se ne accorgono. Meglio tardi che mai».

La prospettiva resta comunque quella di ricostituire il centrodestra. «Lega e Fi sono naturale maggioranza tra gli italiani in ogni parte d'Italia scandisce - Anche Salvini ha detto l'altro giorno all'agenzia Tass che il loro futuro è nella coalizione di centrodestra. Con loro abbiamo sottoscritto un programma che garantisce sviluppo, sicurezza, fisco equo, meno burocrazia e una giustizia giusta, una cosa di cui nessuno parla più». Berlusconi ribadisce l'impegno ad aumentare le pensioni a 1.000 euro al mese. «Il reddito di cittadinanza è una gigantesca menzogna. Hanno stanziato 9 miliardi di euro. Ma i loro 780 euro mensili fanno poco più di 9mila euro l'anno. Significa che soltanto un milione di persone potrà beneficiarne. Ma secondo l'Istat i poveri in Italia sono 5,4 milioni. Altro che abolire la povertà. Questi sono veterocomunisti che non sanno nulla di nulla. Non ho mai sentito una forza politica capace di raccontare balle così colossali».

Sul suo futuro Berlusconi glissa: «Non so se sarò in campo con una mia candidatura alle Europee risponde a Sallusti - So che Forza Italia è il futuro».

Commenti