Politica

Italicum, Berlusconi a Renzi: "I patti si devono rispettare"

L'ex premier contrario alle ultime modifiche relative al premio alla lista e alla soglia troppo bassa. E poi spiega la necessità di riunire il centrodestra

Italicum, Berlusconi a Renzi:  "I patti si devono rispettare"

Le strade del centrodestra "devono ricongiungersi" in modo da andare uniti ad un confronto con il centrosinistra alle prossime elezioni. A dirlo è Silvio Berlusconi, oggi a Milano durante la presentazione di un libro di Michaela Biancofiore. "Il centrodestra oggi in Italia ha difficoltà a confrontarsi con il centrosinistra - ha detto il leader FI - Ognuno è andato per la propria strada ma per il bene del Paese queste strade debbono ricongiungersi. Dopo le vicende personali, credo che si debba arrivare tutti insieme, per ragioni superiori, a confrontare il centrodestra con il centrosinistra alle prossime elezioni. È una necessità e anche un augurio. Serve un accordo anche tra tutti i partiti del centrodestra, sperando che in futuro ci sia una fusione e un "lider maximo" in cui tutti possano riconoscersi". Anche perché, secondo il Cav, "ci sono molti giovani bravi ma finora nessuno ha avuto il consenso e il trasporto della gente per essere considerato suo successore. Quando mi dicevano "metti tuo figlio o tua figlia" io dicevo che non è il leader, ma la gente a indicare il successore".

Per quanto riguarda il patto del Nazareno, l'ex presidente del Consiglio ha spiegato: "Il patto è stato stretto con il Pd per l’esigenza di rendere governabile il Paese: sarà un percorso lungo, speriamo di poterci arrivare. Le due cose che rendono governabile un Paese sono una sola Camera e un sistema bipolare". E poi ha avvertito Renzi sulla legge elettorale: "Anche noi siamo convinti che i patti si debbano rispettare e in questo caso significa accantonare queste due proposte", riferendosi al premio alla lista e alla soglia troppo bassa. Per Berlusconi il premio di maggioranza al partito e non alla coalizione non sarebbe sostenibile, perché "al di là della Costituzione" condannerebbe il centrodestra alla sconfitta. "Se il premio di maggioranza del 55% va al partito che arriva per esempio al 33% - ha spiegato il leader di Fi - credo che sia al di là della Costituzione. A sinistra c’è un partito che alle elezioni europee ha preso il 40% mentre nel centrodestra non tutti sarebbero in un’unica lista, la Lega ha detto già di no". Dunque, "andare a elezioni con una maggioranza che va non alla coalizione ma al partito significa essere sconfitti, per questo ho detto di no".

Sempre oggi il leader di Forza Italia ha lanciato, attraverso l'home page del sito internet azzurro, la manifestazione nazionale in programma il 29 novembre e chiamata "Casa day". "Giù le tasse sulla casa!", è lo slogan che campeggia sull’home page del sito di Forza Italia. Una protesta contro la politica fiscale del governo Renzi. Il partito ha ideato un’infografica d’effetto per criticare le imposte della sinistra sulla prima abitazione. "Senza Berlusconi, tasse sulle casa + 200%", campeggia in uno dei manifesti virtuali messi a punto sotto la supervisione del responsabile Internet nazionale, il deputato Antonio Palmieri.

"Basta tasse, la casa non è un lusso, è un dirittò, recita un altro cartellone elettorale". I dati dell’infografica pubblicata negli spazi web di Fi e nella pagina facebook di Silvio Berlusconi raccontano la differenza tra la tassazione sulla casa del governo Berlusconi e quella attuale.

"L’idea è di fare una sorta di manifestazione continua online, in attesa di quelle nelle piazze", spiega l’esponente azzurro.

Commenti