Politica

Berlusconi, missione Ue E ora vola nei sondaggi

L'ex premier a Bruxelles con i vertici del Ppe La sua popolarità lievita dal 16% al 28%. Renzi ko

Berlusconi, missione Ue E ora vola nei sondaggi

Missione Europa, per Silvio Berlusconi. Che domani e martedì sarà a Bruxelles per una serie di incontri ai massimi livelli, dal presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker al numero uno del Ppe Joseph Daul, dal capogruppo Ppe all'Europarlamento Manfred Weber al segretario dei popolari Antonio Lopez, dal capo negoziatore Ue per la Brexit Michel Barnier alla commissaria all'economia digitale Mariya Gabriel e, naturalmente, al presidente del parlamento Antonio Tajani. Il leader di Forza Italia, la cui popolarità in un anno è cresciuta nei sondaggi di ben 12 punti, passando dal 16 al 28%, presenterà il suo programma e i suoi impegni, tranquillizzerà sull'europeismo del centrodestra, ma mostrerà anche i muscoli, chiarendo che l'obiettivo è far contare di più l'Italia in Europa. «Dalla Ue - ha detto ieri - vogliamo meno vincoli e austerità. Chiederemo indietro il surplus rispetto a quanto versiamo. Come disse la Thatcher: «I want my money back». Non accetteremo il bail in sulle banche, ci deve essere garanzia dello Stato, altrimenti il sistema bancario va a carte quarantotto».

Si parla, a Bruxelles come a Roma, del rischio di instabilità dopo il voto del 4 marzo, ci sono stati gli interventi pochi giorni fa del commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici e del vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen e poi gli avversari, come ieri Matteo Renzi, lanciano grida d'allarme per un governo di centrodestra che potrebbe essere antieuropeo. Ma il Cavaliere vuole dimostrare quanto siano stretti i suoi rapporti con i leader della Commissione e dell'Europarlamento, al cui vertice siede l'azzurro Tajani, e quanto sia sostenuta dalla famiglia dei popolari europei la prospettiva di una vittoria dell'alleanza a traino Fi alle elezioni.

Lo fa forte dei sondaggi, che indicano il centrodestra vicino al 40%, il partito azzurro in testa rispetto alla Lega di Matteo Salvini (quella che in Europa desta preoccupazioni) e, soprattutto, la sua personale ascesa nell'indice di gradimento dei cittadini. Se dopo la condanna Mediaset del 2013, l'estromissione dal Senato, l'umiliazione dei servizi sociali fino al marzo 2015, Berlusconi sembrava ormai uscito dalla scena politica, al suo ritorno in campo è riuscito a riguadagnare, mese dopo mese, la fiducia dei suoi elettori e magari di altri. Quasi un anno fa, a febbraio, l'Istituto Ixè lo valutava al 16%, con Salvini al 24, la Meloni al 23, Renzi al 30, Di Maio al 17. A maggio era al 19, a un punto dal leader leghista, a dicembre l'aveva raggiunto al 23, mentre l'ex premier dem scendeva e il candidato premier grillino saliva; all'inizio di questo mese è arrivato al 25 di Renzi, con Salvini in vantaggio di un punto e Di Maio di 2, poi ha superato Renzi e, per alcune rilevazioni, anche Salvini. Sempre in salita, mentre i due alleati calavano e il leader Pd pure, è arrivato al 28% dell'ultimo sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corsera, con Salvini al 29, Di Maio al 33 e Renzi al 23. Da qui al 4 marzo, se il trend rimane questo, potrebbe sfondare.

Il capitolo Europa è centrale nel programma del centrodestra, anche per l'importanza di temi come immigrazione e sicurezza. Con Juncker e Tajani ne parlerà domani all'europarlamento, poi vedrà Lopez al Ppe, Barnier per parlare della tutela dei diritti dei 600 mila italiani nel Regno Unito, Weber ad una cena di lavoro anche con il leader Udc Lorenzo Cesa.

Martedì incontrerà Daul, la Gabriel e altri commissari Ue.

Commenti