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Berlusconi sconcertato: "Esecutivo di sinistra"

Il leader azzurro: «Ancora un governo non eletto dal popolo. Ma l'esperimento fallirà»

Berlusconi sconcertato: "Esecutivo di sinistra"

Silvio Berlusconi assiste con sconcerto, ma senza particolare sorpresa, allo sprint finale verso la formazione del governo giallorosso Pd-Cinquestelle. Un ribaltone tra i più eclatanti della storia repubblicana che «consegna gli italiani a un nuovo esecutivo non eletto dal popolo» e a un governo di «ultra-sinistra». Il presidente di Fi - che oggi tornerà a Roma per prepararsi alle consultazioni fissate per domani alle 17 - ha comunque una salda certezza: «Un esperimento di questo tipo non potrà che fallire e consegnare presto l'Italia al centrodestra che ha una ampia maggioranza nel Paese e lo dimostrerà fin dalle prossime elezioni regionali».

Saranno proprio questi test locali, secondo il Cavaliere, a rappresentare la prima scossa elettrica che potrebbe far rinsavire i contraenti del nuovo patto tra gli opposti, considerato anche che si voterà in regioni dal forte significato simbolico dal punto di vista politico come Toscana, Umbria ed Emilia Romagna, ovvero nelle storiche roccaforti rosse del Pci prima e del Pd poi. Il primo step verso una ricomposizione dell'alleanza che a questo punto dovrà avvenire, però, su basi nuove. La speranza degli azzurri è che Salvini faccia tesoro del suo primo vero passo falso politico e possa riprendere a giocare nella squadra che rappresenta il centrodestra da 25 anni, senza scommettere su nuove, improbabili alleanze tra contraenti troppo diversi.

«L'unione di due partiti perdenti, Pd e 5 Stelle, vorrebbe dar vita al governo dell'umiliazione popolare. Per il Pd è un classico: ogni volta che perde, dal 2013, è abituato a sottomettere la volontà popolare e andare a occupare palazzo Chigi. Oggi si accoda la truppa dei disperati del M5s: la sete di poltrone e di potere supera ancora una volta la dignità», attacca Giorgio Mulè. «Siamo sconcertati dalla prospettiva per gli italiani: più tasse e meno crescita, più giustizialismo e meno sicurezza». L'ex direttore di Panorama lancia poi un avvertimento: «Non può esistere un centrodestra autosufficiente basato su Lega e Fratelli d'Italia. Con questa legge elettorale per essere autosufficiente il centrodestra ha una sola via: essere unito in maniera virtuosa, con un programma condiviso», osserva parlando a Radio Cusano Campus. Duro anche Francesco Paolo Sisto su SkyTg24. «Pd e M5s si apprestano a un inciucio senza pudore: stiamo assistendo a un mero esercizio di tenace mantenimento delle poltrone e al disinvolto tradimento dei principi costituzionali. Il nostro giudizio, già fortemente negativo sul governo gialloverde, sarebbe ancora più drastico su un esecutivo da autocombustione certificata quale quello fra Pd e 5 Cinquestelle». Maurizio Carrara, responsabile Industria di Forza Italia guarda, invece, oltre il nuovo accordo di governo e fa risuonare l'allarme crescita. «Il più basso tasso annuale di crescita fra le sette maggiori economie al mondo. L'analisi dell'Ocse relativa al secondo trimestre di quest'anno è impietosa.

Dopo 14 mesi di governo il M5s ha raggiunto il suo obiettivo della decrescita, ma con un governo giallorosso passeremo dalla padella alla brace con le paventate misure punitive per la libera impresa, gli imprenditori e il mondo del lavoro».

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