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Berlusconi: "Se non ci sarà una maggioranza, Gentiloni per 3 mesi e poi le urne"

Il Cav alla presentazione del libro di Vespa: "Alfano? Nessuna intesa con lui". E su Salvini: "Ci voglio parlare..."

Berlusconi: "Se non ci sarà una maggioranza, Gentiloni per 3 mesi e poi le urne"

Da Katia Noventa a Rosanna Lambertucci e alla contessa Marisela Federici ma anche vari parlamentari azzurri soprattutto donne, come Nunzia De Girolamo, Laura Ravetto in dolce attesa, Anna Grazia Calabria e Gabriella Giammanco, sedute in prima fila. Nella sala interna del Tempio di Adriano per la presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa "Soli al comando", Silvio Berlusconi suona la carica: "Forza Italia arriverà a superare il 30%".

"Non mi piace il titolo "Soli al comando", non mi riconosco perché senza una squadra capace non si raggiungono grandi risultati". Il titolo del nuovo libro di Vespa non convince Berlusconi. Il Cav rivela poi che tra "i grandi della Terra" descritti nell'ultimo volume del conduttore di Porta a porta quello che preferisce è l'ex primo ministro britannico Wiston Churchill: "Sono sempre stato affascinato da Churchill, architetto della vittoria dell'Occidente contro la dittatura in Germania di Hitler. Invito a leggere questo libro perché in questa maniera molti giovani possono avere più consapevolezza di cosa sia la democrazia e la libertà rispetto ai poteri tirannici". L'ex premier è stato interrotto a un certo punto da una donna che ha gridato: "Non ho un lavoro, nessuno mi sta a sentire eppure io sono brava!". Pronta la replica del presidente di Forza Italia: "Lei ha perfettamente ragione signora, ora mi segno quello che lei sta dicendo".

Ed eccoci poi al libro: "Non sono riuscito a dormire. Sono stato in piedi fino alle sei del mattino. Mi sono letto la parte sui grandi dittatori. Vedo che ci hanno messo Hitler e anche Mussolini, che forse un dittatore proprio non era... nel suo piccolo...". E poi ha aggiunto: "Cerco sempre di dare degli appigli ai giornali per attaccarmi...".

"Senza vincitori, si va avanti con Gentiloni"

In merito alle prossime elezioni Berlusconi ha spiegato che nel caso in cui non ci fosse una maggioranza in grado di governare dopo il voto la soluzione "più corretta sarebbe quella di continuare con questo governo e di consentire un'altra campagna elettorale non brevissima, di almeno tre mesi, che possa permettere ai partiti di far conoscere agli elettori i loro programmi".

Insomma, niente grande coalizione nelle previsioni di Silvio Berlusconi. "Lo escludo" dice il leader FI spiegando che "la situazione in Italia è diversa da quella in Germania: la sinistra è ancora troppo di sinistra per poter avere avere un rapporto di collaborazione con la destra democratica. Escludo la possibilità di una grande coalizione con il Pd. Peraltro, non penso che ci sia alcuna possibilità di una non vittoria del centrodestra". Nel caso, meglio sarebbe "continuare con questo governo e consentire un'altra campagna elettorale non brevissima, di almeno tre mesi, che possa permettere ai partiti di far conoscere agli elettori i loro programmi".

La lite con Salvini

Il Cav poi ha risposto indirettamente al leader del Carroccio Matteo Salvini che oggi ha minacciato lo stop agli incontri dopo l'astensione di Forza Italia sulla legge che cancella lo sconto di pene per i reati gravissimi: "No...non voglio esprimere la mia opinione, voglio incontrarmi con Salvini e parlare con lui. Le decisioni sulla legge Molteni sono state prese dai gruppi parlamentari, indipendentemente da me. Salvini si propone in modo troppo aggressivo alla gente, ma al tavolo è molto ragionevole e comprensivo, anche disposto a cambiare parere sui punti sui quali la sua opinione era contraria alla mia o a quella della signora Meloni". E ancora: "Voi sopravvalutate i capricci di Salvini che ha questo modo per cercare di conquistare l'attenzione e accrescere il consenso degli elettori".

"Sono contento che Lupi sia tornato, è una persona gentile, ragionevole di buonsenso che non ha mai dato giudizi negativi sugli altri. Del resto, è tornato dove lui stava prima. Certo, ora dovrà spiegare a se stesso e agli altri per quale motivo ha votato e sostenuto un governo di sinistra...", ha affermato poi il Cav. Che poi ha precisato: "I parlamentari di Ap che fanno capo a Maurizio Lupi e hanno divorziato dagli alfaniani che confermano l'alleanza con il Pd non avranno accoglienza in Forza Italia, ma stanno lavorando per entrare a far parte del quarto movimento", la cosiddetta quarta gamba del centrodestra che si costituirà in questi giorni".

Poi la bordata nei confronti di Angelino Alfano: "Al di là dell'annuncio dell'addio alla politica, ci sarebbe spazio per un 'ritorno a casà di Angelino Alfano? "Nessuna possibilità con chi è stato per molti anni al governo con la sinistra".

La rivoluzione di Forza Italia

La rivoluzione azzurra ci sarà. "Il partito sarà profondamente rinnovato". Berlusconi torna a spaventare i tanti parlamentari di Forza Italia in preda all'ansia per la riconferma alle prossime politiche. Il Cav conferma che alcuni tagli saranno fatti, non tutti verranno ricandidati e parla del casting in corso per scegliere volti nuovi, espressione soprattutto della società civile: "Ho ripetutamente affermato che Fi presenterà protagonisti dell'impresa, delle professioni, dell'università, degli alti gradi del terzo settore. Dedicherò tutto il mese di gennaio agli incontri". L'ex premier assicura che sulla composizione delle liste non deciderà da solo: "Non sarà una decisione solo mia, ma una decisione comune di tutto i più rilevanti esponenti di Fi".

L'emergenza sicurezza

Berlusconi mette poi l'emergenza sicurezza, collegata a quella immigrazione, al primo punto delle priorità di un governo di centrodestra e quota così la situazione: "In Italia ci sono, per alcuni, poco più di 400mila migranti sciolti, non sotto controllo, per altri sono 479mila e questi come mangiano? Delinquendo. Non hanno altro mezzo".

"Siamo arrivati, quanto a reati di strada, a uno al minuto, mentre siamo uno a ogni due minuti per i furti in casa, quelli di auto sono uno ogni tre e quelli nei negozi uno ogni cinque, mentre è stata calcolata una rapina ogni 16 ore". Una contabilità che il leader FI squaderna dicendo che "tutto questo non è mai successo prima in Italia", tanto che "quando i carabinieri arrivano in un appartamento dopo un furto la prima cosa che trovano è la cucina saccheggiata, perché queste persone devono sfamarsi". Siccome "questa è la preoccupazione grave cui porre rimedio", l'ex presidente del Consiglio si propone di "tornare a fare ciò che fece il mio governo, un Trattato con la Libia e gli altri Paesi costieri per fermare gli imbarchi dei migranti, e anche con i rispettivi Paesi di origine perché li ricevano indietro. Domani a Bruxelles otterrò che il primo punto d'azione dei Paesi occidentali sia un Piano Marshall per l'Africa".

"Cauto su Gerusalemme capitale"

Il leader azzurro ha parlato anche di politica estera e della situazione di Gerasulemme dopo l'annuncio di Trump. Se lei diventasse di nuovo premier, sposterebbe l'ambasciata italiana a Gerusalemme? "Questo è un problema a cui dare una risposta è molto difficile. Ho visto le reazioni dei paesi musulmani, soprattutto di Erdogan. È certamente vero che Gerusalemme è da sempre la capitale di Israele, questo è fuori discussione. La decisione di Trump ha provocato delle situazioni di disordine, morti e feriti, non so veramente dare una risposta a questa domanda. Sono prudente a riguardo".

Che ne pensa della teoria del doppio Stato? "Sono favorevole all'esistenza dei due Stati, non c'è altra soluzione", taglia corto l'ex premier.

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