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Berlusconi: "La sicurezza è un diritto"

Fisco, «nuova Lira», Sud e povertà: il Cavaliere presenta il programma azzurro

Berlusconi: "La sicurezza è un diritto"

«Quando una persona è costretta a difendersi da sola sarebbe assurdo che venisse perseguita per questo». Silvio Berlusconi difende il titolare dell'osteria che due giorni fa ha sparato e ucciso un bandito entrato nel suo locale a Casaletto Lodigiano e ora rischia una pena fino a trent'anni. «La responsabilità di questa morte non è certo di chi si è difeso ma di chi ha aggredito la proprietà di una persona, e poi dello Stato che non ha saputo difenderlo. Da tanto tempo abbiamo presentato un progetto di legge in Parlamento in cui è affermato chiaro il diritto alla difesa» anche se «Forza Italia vuole passare dalla legittima difesa al diritto alla difesa». Il leader di Forza Italia ieri ha lanciato la sua battaglia per la sicurezza prima su Facebook, poi nel pomeriggio all'evento «Primavera azzurra» promosso dai giovani del partito in corso Como a Milano. Il Cav torna in campo e presenta l'Albero delle libertà («mi sarebbe piaciuto chiamarlo quercia ma l'avevano già usato» scherza), il programma elettorale per «vincere nella primavera del 2018, e i giovani saranno i protagonisti della prossima rivoluzione liberale». Il principio dell'albero. Le radici «sono i nostri valori cristiani, dell'Occidente, della democrazia», ogni ramo «è un problema da risolvere, ma offre tre frutti, «tre soluzioni concrete». Si parte dal grande capitolo «meno tasse», che si declina in «nessuna tassa sulla casa, sulla prima auto e sulla successione». Meno Stato si può ottenere con «burocrazia zero», a partire dall'abolizione delle autorizzazioni preventive per chi vuole aprire un'impresa («alla fine arriva una commissione di controllo per verificare se è tutto in regola, ma intanto si parte, io aspetto licenze da 42 anni»), la chiusura («vera») di Equitalia e l'innalzamento dei pagamenti in contanti a 8mila euro. «Meno Europa» è il - probabile - punto d'incontro con il «No euro» del segretario della Lega Matteo Salvini. Forza Italia propone la «seconda moneta nazionale, la nuova lira diventerà la nostra moneta corrente» e l'euro si userà per il commercio da e verso l'estero. Poi no al bail-in per le banche e no a politiche di austerità.

Berlusconi anticipa che «più aiuto a chi ha bisogno» è il tema su cui insistere per sconfiggere «le politiche pauperiste e irrealizzabili dei 5 Stelle». I cardini: pensione minima a mille euro per 13 mesi, pensione anche alle mamme che «lavorano più di tutti e non sono pagate», un sussidio di compensazione che consenta alle famiglie in condizione di povertà assoluta di raggiungere almeno 1.155 euro di reddito.

«Più sicurezza» con poliziotti e carabinieri di quartiere, soldati nelle vie delle città, trattati con la Libia e i Paesi africani che si affacciano sull'Europa per bloccare gli sbarchi di immigrati. «Più garanzie per ciascuno» contiene il tema forte della riforma della giustizia, ma anche una riforma della custodia cautelare (prevista anche l'introduzione della cauzione come nel sistema americana). Un focus sul «Piano per il Sud», con facilitazioni per le imprese, lotta più dura contro le mafie, nuove infrastrutture. E il Cav, che fa recitare ad alta voce ai giovani i «chiodi», gli slogan da fissare nella testa degli elettori indecisi, e promette nelle prossime liste elettorali «una Forza Italia rinnovata al 90% ed è già in corso una selezione dei giovani», non dimentica nel programma i 12 milioni di gatti e gli 8 milioni di cani in Italia, «ho fatto un sondaggio e il 73% delle donne dovendo scegliere tra il marito e il cagnolino risponde il secondo», scherza. Alla voce «i nostri amici animali» promette più tutela, adozioni facilitate e diritto di accesso ai luoghi pubblici per gli amici quattrozampe.

Nel discorso di oltre un'ora fissa tra le priorità i tempi massimi d'attesa per gli esami clinici, interventi odontoiatrici gratis per gli anziani, adozioni più facili e - avviso ai politici avvezzi a «navigare» - nella proposta di legge elettorale «vogliamo il vincolo di mandato, chi tradisce non passa da un gruppo all'altro ma se ne va a casa».

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