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Berlusconi vede Parisi. E prepara il rilancio di Fi

Il manager incassa il sostegno del leader. La road map per la conferenza del partito oggi ad Arcore

Berlusconi vede Parisi. E prepara il rilancio di Fi

Dopo Matteo Salvini, Stefano Parisi. Silvio Berlusconi continua a lavorare per ricomporre il puzzle del centrodestra, «vuole avere una visione più ampia» spiegano, e così, alla vigilia dell'Ufficio di Presidenza di Forza Italia, riceve a Villa San Martino l'ex manager di Fastweb. Il faccia a faccia avviene a pochi giorni dalla convention con cui Parisi si è presentato sulla scena politica nazionale, dispensando la traccia, il sommario del suo progetto politico. La discussione si sviluppa ad ampio raggio: si va dallo stato di salute di Forza Italia fino alla prospettiva di rilancio del centrodestra attraverso il dialogo con le categorie e la società civile, presso le quali l'ex direttore generale di Confindustria intende assumere un ruolo di ambasciatore. Alla fine Parisi non nasconde la soddisfazione per un «incontro molto positivo in cui sono stati toccati tutti i temi in un clima estremamente cordiale». E nel quale ha ricevuto la garanzia che il suo lavoro verrà tutelato e supportato. Nelle stesse ore a Roma nel parlamentino di Palazzo Grazioli va in scena una riunione allargata dello stato maggiore di Forza Italia, con la Conferenza dei coordinatori regionali, alla presenza di Niccolò Ghedini, Sestino Giacomoni, di Paolo Romani e Renato Brunetta, dei tesoriere Alfredo Messina e dei responsabili di settore. Un incontro strettamente operativo in cui si conviene che l'impegno principale per i prossimi mesi sarà quello sulla campagna referendaria per il «no» (con un probabile evento nazionale). Dai coordinatori arriva anche il via libera alla proposta di una Conferenza Programmatica Nazionale, da tenersi entro metà novembre (e non più a ottobre) alla presenza di Berlusconi. L'idea di fondo è di organizzare un evento innovativo con una vera partecipazione dal basso. «Sarà l'occasione per fare chiarezza sui nostri contenuti», spiegano. Considerato che in tutta Italia ci sono circa seimila amministratori azzurri se ne vorrebbero mobilitare almeno mille-duemila. Si ragiona se organizzarla a Roma in un solo giorno o in un'altra località su un arco di due giorni. Uno dei problemi è però quello di evitare di creare un grande «sfogatoio», ma di fare in modo che l'appuntamento favorisca un momento di sintesi tra le varie anime. Decisioni più operative anche su questo fronte verranno prese nel corso dell'Ufficio di Presidenza che per la prima volta si terrà oggi ad Arcore e verrà presieduto da Berlusconi. L'ordine del giorno prevede la definizione dell'ordine del giorno della conferenza programmatica; la fissazione dei termini di scadenza per le adesioni 2016 e le modalità per i congressi comunali e provinciali. Passaggi importanti per rimettere in moto il partito, raccogliere fondi e governare il territorio con una legittimazione più forte. La riunione sarà anche l'occasione per rassicurare gli scettici sulla mission parisiana (dentro il partito si vocifera che su di lui sarebbero stati commissionati sondaggi per valutarne l'appeal) e per ribadire che la leadership di Berlusconi non si tocca. L'ultimo appuntamento di una settimana intensa è quello di domani a Roma dove si svolgerà la Conferenza nazionale degli amministratori locali, intitolata «Restart», sotto la regia di Marcello Fiori e con la presenza di coordinatori, capigruppo e responsabili di settore. «Affronteremo i temi più urgenti del governo locale e avanzeremo le nostre proposte concrete.

Restart è il tema di quest'anno perché l'Italia ha davvero bisogno di ripartire a fronte di una economia ferma, del crollo degli investimenti e di un disagio sociale in aumento».

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