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Berlusconi vede tempesta: "Il peggio deve arrivare"

Affondo del Cavaliere: "L'Ue ci chiederà il conto di politiche sbagliate e a pagare saremo noi"

Berlusconi vede tempesta: "Il peggio deve arrivare"

Un governo di centrodestra è possibile. Non temibile. Respinto senza appello il monito lanciato da Luigi Di Maio. Il leader del M5s ha stigmatizzato gli effetti di una possibile crisi di governo. «Non riconsegneremo il Paese a Forza Italia». Ma è proprio la compagine governativa che non offre adeguate garanzie e che, secondo gli esponenti del partito azzurro, rischia di far precipitare il Paese in un caos economico dagli effetti incalcolabili. «Riconsegnare il Paese a Forza Italia? Magari le cose andassero come dice Di Maio! - commenta Licia Ronzulli, vicepresidente dei senatori azzurri -. I governi Berlusconi hanno lasciato un'Italia migliore rispetto a quella che oggi ci riconsegna lui, con la disoccupazione giovanile che torna a crescere, coi pensionati che si ritrovano più poveri perché hanno messo loro le mani in tasca, con la pressione fiscale che è già salita del 3%». Viene meno, insomma, la difesa del ceto medio cui il centrodestra deve rivolgersi e attorno al quale ricompattarsi. «Inutile che Di Maio agiti il governo di centrodestra come uno spauracchio - aggiunge la Ronzulli - Gli italiani hanno fatto le loro scelte ancora nelle urne di domenica scorsa e c'è un solo dato incontrovertibile: hanno tolto la fiducia al M5s». La resistenza della coalizione gialloverde, insomma, si regge su una mediazione che finisce per indebolire economicamente il Paese e stremare le sue forze produttive con i continui veti incrociati. «Movimento 5 stelle e Lega sono già alla ricerca di un nuovo pretesto per litigare - commenta Silvio Berlusconi alla notizia della tregua armata tra le due forze di governo con l'accordo sull'emendamento che riguarda il Codice degli appalti - Questa volta si è trattato dello sblocca-cantieri, ma su ogni singolo provvedimento c'è una trattativa estenuante che blocca il Paese. Intanto l'economia affonda, gli investimenti calano, la disoccupazione cresce e le tasse aumentano. Ma il peggio deve ancora venire: perché l'Unione europea chiederà il conto all'Italia per le sue politiche sbagliate e a pagare saremo ancora tutti noi». «Ci domandiamo - conclude il leader di FI - quando questi dilettanti si renderanno conto del male che fanno all'Italia. Quando, insomma, prenderanno atto del loro fallimento e se ne andranno chiedendo scusa agli italiani». D'altronde, fanno notare alcuni rappresentanti forzisti, è proprio l'elettorato ad aver dato un mandato ampio al centrodestra per tornare a guidare il Paese. «Un governo di centrodestra - spiega Ugo Cappellacci, già governatore della Sardegna e oggi parlamentare azzurro - è l'unica scossa possibile. Non solo sul piano nazionale, ma anche da punto di vista internazionale dove occorre una politica estera autorevole, credibile, capace di tutelare gli interessi dell'Italia». «L'esperienza degli avventurieri al governo va chiusa per sempre» gli fa eco il collega Francesco Paolo Sisto, mentre Irene Pivetti, candidata alle Europee per le liste di Forza Italia come indipendente, ricorda che il problema è ricompattare il partito fermando le «risse da cortile» che non convengono a nessuno. A qualcuno sì, suggerisce invece un altro leale «fiancheggiatore» degli azzurri: Gianfranco Rotondi. Il leader (dimissionario) dello scudocrociato considera sospetto lo sciacallaggio in atto nei confronti di Forza Italia. «I media - spiega su Twitter - ospitano solo le voci forziste a favore di Salvini». E nella giornata di Forza Italia il tessitore Giovanni Toti incontra al Pirellone tutti consiglieri e assessori regionali azzurri. Nessuna dietrologia.

«Solo un incontro tra amici», dice il governatore della Liguria.

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