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Berlusconi vede la vittoria "Programma rivoluzionario"

Il Cavaliere sicuro del successo alle prossime Politiche. Sui migranti: "È emergenza, serve un piano Marshall"

Berlusconi vede la vittoria "Programma rivoluzionario"

Silvio Berlusconi prepara la sua prossima apparizione sulla scena internazionale, domani a Strasburgo per i solenni funerali laici di Helmut Kohl. È l'ultimo messaggio a Matteo Salvini, sulla svolta moderata, all'interno del Ppe di FI.

Altri li manda in un'intervista al Tg5, in cui dice che si aspettava il successo alle amministrative del centrodestra, quello «che ho inventato io» e ora è «il primo dei tre poli». Dopo 4 governi non eletti, «facciamo finalmente la legge elettorale e restituiamo ai cittadini il governo del popolo», insiste. Per il leader azzurro l'Italia è in una situazione «drammatica» e il centrodestra deve presentare «un programma concreto, rivoluzionario e una squadra di non professionisti della politica». Il primo è quasi pronto, l'altra «la stiamo costruendo». Gli attriti con la Lega? «Assolutamente marginali», nulla di «irrisolvibile». Assicura: «Continuerò a fare il federatore, come dal '94».

Berlusconi lancia anche un piano Marshall per l'Africa, per fronteggiare l'ondata di migranti. «La situazione è fuori controllo e nel governo siamo solo alle buone intenzioni. Noi avevamo fatto un accordo con la Libia, che aveva quasi azzerato gli sbarchi. Nel 2011, un colpo di Stato ci costrinse a dimetterci e iniziò il disastro. Dobbiamo costringere l'Europa a stipulare trattati con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, per bloccare le partenze. E poi l'Italia deve promuovere presso Onu e Ue un grande piano per lo sviluppo dell'Africa».

A Strasburgo, Berlusconi sarà alla cerimonia di Stato per Kohl all'europarlamento, accanto ai grandi del vecchio continente e oltre: il padrone di casa Antonio Tajani, presidente del parlamento Ue e fedelissimo azzurro, il presidente della Commissione Ue Junker, il presidente del Consiglio europeo Tusk e poi la Cancelliera tedesca Merkel, il neopresidente francese Macron, il primo ministro russo Medvedev, il premier israeliano Netanyahu, anche l'ex presidente Usa Clinton. Per il governo italiano ci sarà il ministro degli Esteri Alfano e poi Prodi e Monti.

Il Cavaliere ha conosciuto Kohl nel 1994, quando andò a Bonn per la sua prima missione all'estero da premier. All'appuntamento il leader di Fi arriva soddisfatto per l'intervista del capogruppo dei Popolari europei Weber che, sul Messaggero, ha detto che dalle urne amministrative è arrivata la conferma della sua leadership nel centrodestra. E che Fi è l'unica forza «di centro pro-Europa», riformatrice, fondata sui valori del Ppe e con un «modello vincente». Un «movimento su base nazionale, mentre la Lega continua ad essere confinata nelle regioni centro-settentrionali».

Le beghe con «sovranisti» e populisti non toccano molto il Cavaliere, pronto a riprendersi un posto in prima fila ancor prima della sentenza di Strasburgo che in autunno può restituirgli l'agibilità politica.

A Salvini, che si autocandida premier, replicano i suoi colonnelli. «Il leader del centrodestra è Berlusconi, ha inventato la coalizione ed è la personalità in grado di tenere insieme l'alleanza», dice il presidente dei senatori di Fi Paolo Romani. «Berlusconi è amato, adorato dai suoi sostenitori, riscuote un successo incredibile e, soprattutto, ha i voti», aggiunge il capogruppo alla Camera Renato Brunetta.

L'ultima analisi di YouTrend dà Fi e Lega in crescita dell'1,1%, Fdi al 4,6% e l'alleanza sale dal 30,1% al 32,4%.

Uniti si vince, ripete Berlusconi, ma con il proporzionale, non con il maggioritario di Salvini e del governatore ligure Giovanni Toti.

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