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Berlusconi vola a Strasburgo e lancia l'operazione Emilia

Il Cavaliere venerdì a Bologna a tifare Borgonzoni

Berlusconi vola a Strasburgo e lancia l'operazione  Emilia

Milano - Confermato l'appuntamento per domani a Strasburgo. Silvio Berlusconi sta meglio e domani volerà in Francia per partecipare alla seduta del Parlamento europeo che dovrebbe confermare la fiducia alla nuova Commissione presieduta dalla collega del Ppe, la tedesca Ursula von der Leyen, con la quale ha cenato a Zagabria la settimana scorsa, nel corso dell'assemblea che ha indicato in Donald Tusk la guida del partito.

Berlusconi ieri ad Arcore ha definito poi i primi impegni della futura campagna elettorale per le Regionali dell'Emilia Romagna che si terranno il prossimo 26 gennaio. Venerdì, tra l'altro, sarà a Bologna. L'occasione è la presentazione del nuovo libro di Gennaro Sangiuliano. Il direttore del Tg2 ha da poco licenziato per Mondadori il volume Il nuovo Mao dedicato all'ascesa al potere del presidente cinese Xi Jinping. A moderare il dibattito Michele Brambilla. L'impegno di venerdì permetterà a Berlusconi un primo sopralluogo in terra emiliana. Con lui, nelle vesti di padrona di casa la senatrice Anna Maria Bernini, presidente del gruppo parlamentare degli azzurri di Palazzo Madama.

Proprio ieri ad Arcore è proseguito il lavoro per individuare le risorse da mettere in campo in questa nuovo battaglia elettorale con la quale il centrodestra, nella sua ritrovata compattezza, cercherà di bissare lo storico successo ottenuto in Umbria. La presentazione del libro di Sangiuliano avrà come cornice lo stesso hotel Savoy dove sabato scorso proprio Anna Maria Bernini ha dato il via ufficialmente alla campagna elettorale di Forza Italia in favore della candidata del centrodestra, la senatrice leghista Lucia Borgonzoni. L'ottimismo era palpabile e ancor oggi resiste, sulla scorta dei primi sondaggi che danno la partita tra la parlamentare leghista e il governatore uscente apertissima. Anzi, i primi sondaggi dicono che la Borgonzoni può contare già su un discreto vantaggio.

La coesione tra Forza Italia e Lega non è mai stata così ampia, suggeriscono in molti. E a dimostrarlo è lo stesso dibattito sulla possibile nuova legge elettorale. Nei confronti della quale il centrodestra si muove con animo più leggero e sereno, e con un solo paletto imposto dal leader del Carroccio, vale a dire la bocciatura di un maggioritario a due turni. Ipotesi più cara al partito di Zingaretti che non riesce a venire a capo di una possibile alleanza con il Movimento Cinque Stelle. Il rapporto tra i due partiti di governo resta un rebus. Ed è proprio l'opposizione di centrodestra ad avvantaggiarsene.

«Questa coalizione di governo - commenta proprio la Bernini - non ha un'anima e l'idea che possano a gennaio siglare un contratto di governo sulla falsariga di quella firmato tra Lega e grillini è solamente surreale vista la spaccatura su temi importanti come la firma sul fondo salva Stati e sulla questione della prescrizione».

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