Elezioni Regionali 2020

Bibbiano, il vicesindaco ora pretende le scuse. Ma l'inchiesta è aperta

Paola Tognoni attacca la Lega e chiede le scuse di Salvini e del Carroccio. Ma l'inchiesta Angeli e Demoni non è ancora finita

Bibbiano, il vicesindaco ora pretende le scuse. Ma l'inchiesta è aperta

"Ora qualcuno dovrebbe chiedere scusa". Paola Tognoni, vice sindaco di Bibbiano, ora pretende le scuse. E attacca la Lega di Matteo Salvini. Il piccolo comune in provincia di Reggio Emilia, finito tristemente alla ribalta per lo scandalo degli affidi pilotati dai servizi sociali, ha voluto continuare a dare fiducia al centrosinistra.

Interpellato dall'Adnkronos, l'esponente cittadino se l'è presa direttamente con il Carroccio di Matteo Salvini: "Continuiamo a lavorare, abbiamo tenuto un profilo basso e non abbiamo reagito per scelta alle provocazioni. Ora qualcuno dovrebbe chiedere scusa…".

L'inchiesta Angeli e Demoni della procura di Reggio Emilia ha scoperchiato un vaso di Pandora sul sistema degli affidi. Coinvolto anche il primo cittadino, Andrea Carletti del Partito Democratico. Il sindaco è stato "scarcerato" dopo essere finito agli arresti domiciliari; ora i capi d'accusa a suo carico sono passati da quattro a due. Carletti, infatti, rimane accusato di un'ipotese di abuso d’ufficio e di falso, mentre non sono più presenti le due imputazioni di abuso di ufficio in concorso.

Ciò detto, il fascicolo è tutto fuorché archiviato, visto che il pm ha rinviato a giudizio ben 26 persone: infatti, nell'atto che prelude al rinvio a giudizio sono elencati ben 108 capi di imputazione nei confronti di ventisei soggetti. Tra cui, appunto, anche l'ex primo cittadino del paese.

"Non ci auguriamo di cadere nell'oblio ma di ritrovare la serenità per lavorare. E, dopo mesi di silenzio, un po di riscatto sì...", ha aggiunto la Tognoni. Dunque, sempre all’agenzia stampa, ha dichiarato: "La piazza della Lega a Bibbiano ci ha fatto molto male, è stata una giornata difficilissima per un Paese come Bibbiano, ho visto cittadini piangere. Le parole dette sul palco, il cartello 'Giù le mani dai bambini...ci ha fatto male. Hanno davvero esagerato ma ora tutte quelle esagerazioni si ritorcono contro". Diversa, invece, sarebbe stata la piazza delle Sardine: "Lì ci stavano i cittadini, è stata una serata democratica, hanno ascoltato…".

Non è mancato, in queste ore, il commento di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia: "Non dubitavo. Sta in provincia di Reggio Emilia che è una provincia rossa. Però sono stata la prima ad arrivare e sarò l'ultima a venir via, non perché mi interessi dimostrare una responsabilità del Pd ma perché una società civile non volta le spalle a una vicenda così.

Quello che non ho capito è perché il Pd ci ha messo la faccia e ha votato contro l'emendamento di FdI per risarcire le famiglie in caso fossero dimostrati i fatti…".

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