Cronache

Bilderberg, Borghezio scrive a Papa Francesco: "Precisi su Parolin"

La partecipazione del Segretario di Stato Vaticano al 66esimo incontro del Bilderberg ha sollevato diverse polemiche

Bilderberg, Borghezio scrive a Papa Francesco: "Precisi su Parolin"

Fino a domenica 10 giugno Torino ospita, presso il Nh Hotel Lingotto Congress, il 66esimo incontro del Bilderberg. La presenza del Club mondiale che raggruppa personalità del campo economico, politico e bancario ha scatenato diverse polemiche politiche.

La maggior parte di queste diatribe sono legate al fatto che se i nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa la conferenza, invece, è chiusa al pubblico e ai media (le discussioni non sono mai registrate o riportate all'esterno). Anche per questo ogni incontro annuale del Bilderberg è oggetto di critiche e di varie teorie del complotto.

In questa edizione del 2018, ritornata in Italia dopo 14 anni, uno degli inviti che ha creato più polemiche è quello del sessantatreenne cardinale vicentino, Segretario di Stato Vaticano, monsignor Pietro Parolin.

Il deputato europeo della Lega Mario Borghezio addirittura ha tirato in ballo il Santo Padre Francesco indirizzandogli una lettera, come riporta Imola Oggi, il sito diretto da Armando Manocchia.

Scrive l’onorevole torinese: "Le riunioni del Bilderberg – al di là di ogni malevola narrativa cospirazionista – sono oggettivamente un importantissimo appuntamento annuale dei poteri forti mondialisti, con la dichiarata finalità di raccogliere le riflessioni e le vedute di esponenti al massimo livello della finanza, dell’economia e della politica. Il tutto con modalità che ritengo altrettanto oggettivo definire, quantomeno, estremamente riservate. Ha molto colpito l’opinione pubblica, Santo Padre, la presenza del Segretario di Stato, Cardinale Parolin, una ‘prima’ in un consesso del genere. È immaginabile che l’alto onore sia stato determinato dal fatto che l’autorevolissimo prelato è l’architetto dell’accordo storico Cina-Vaticano, che peraltro il governo comunista cinese definisce 'sinicizzazione' della Chiesa. Santità, non ritiene urgente e necessaria una chiara precisazione sul fatto che una presenza a questo livello non significa un’adesione ai principi e agli obiettivi – noti a tutti – del Bilderberg Club, cioè proprio di quelli che la sua predicazione, Santo Padre, colpisce e fustiga in ogni occasione come uno dei mali che affliggono questa nostra epoca, in cui pochi ultraricchi comandano su miliardi di poveri e indifesi di tutte le razze?".

Nei giorni precedenti l’incontro del Bilderberg, Borghezio aveva provocatoriamente proposto di tenere la misteriosa riunione del Bilderberg presso la storica sede del Parlamento Subalpino. "Sarebbe un’occasione irripetibile per coniugare trasparenza (il Parlamento è luogo pubblico) e richiamo forte al bene più prezioso che il nostro Risorgimento ha dato all’Italia: la sua sovranità, a cui la maggioranza degli Italiani, tutto sommato, resta ancora molto affezionata".

Col Bilderberg l’onorevole Borghezio ha un conto in sospeso. Nel 2011, durante la riunione tenuta presso l'Hotel Suretta di Saint Moritz, l'europarlamentare dell’allora Lega Nord era stato fermato all'ingresso dell'albergo che ospitava il gruppo Bilderberg ed era stato "preso a spintoni" dagli uomini del servizio di sicurezza, colpito "con un colpo sul naso", "portato fuori di peso".

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