Politica

La Bindi: "Certe ministre scelte da Renzi perché giovani e belle"

E critica: "Forse potrebbero rifiutare qualche intervista sul personale e farne una in più entrando nel merito del loro lavoro"

La Bindi: "Certe ministre scelte da Renzi perché giovani e belle"

"Le donne ministro sono state scelte perché erano giovani, non solo perché erano brave ma anche perché erano belle...". Intervistata da Monica Guerzoni per il Corriere.it, Rosi Bindi non lesina certo qualche stilettate alle ministre del governo Renzi. E, senza mai citare la paparazzatissima Maria Elena Boschi, mette in dubbio i criteri del premier nella formazione dell'esecutivo: "Forse potrebbero rifiutare qualche intervista sul personale e farne una in più entrando nel merito del loro lavoro". Poi ci mette una pezza: "È comunque un passo avanti rispetto a quando mi toccava rispondere a chi mi diceva che ero più bella che intelligente. Meglio che vengano considerate nella loro bellezza e nella loro giovinezza...".

"Ci sono donne che esercitano il potere sebbene il potere sia ancora nelle mani dei maschi". Ospite del Corriere Tv, la Bindi si schiera in prima linea per difendere il ruolo delle donne ai vertici del potere. In politica come in azienda, la piddina auspica un maggior numero di quote rose: "Le donne difficilmente ricoprono delle cariche apicali. Anzi, più la professione è sinonimo di potere, meno le donne incidono". L'intervista con la Guerzoni parte da considerazioni generiche per, poi, arrivare ad attaccare Renzi. "La presenza delle donne nei governi del nostro Paese ha avuto un miglioramento graduale - spiega - ritengo però che siamo ancora alle gentili concessioni". La Bindi auspica, infatti, una legge elettorale che preveda il 50% delle donne al governo. "Solo allora saremo sicuri che saremo a una svolta - continua - gli italiani iniziano ad accettare le donne in posizioni di responsabilità importanti. Resta sempre un pregiudizio: noi donne dobbiamo sempre dimostrare di essere all'altezza del compito che ci è stato affidato, ma siccome siamo brave credo che ci riusciremo".

Il vero obiettivo dell'intervista, però, è il governo Renzi. Certe nomine, infatti, sembrano non essere andate giù. Le ministre più giovani, quelle fanno storcere il naso alla Bindi. Che poi, a dirla tutta, sono solo un paio. La Boschi, fotografatissima per le curve e la bellezza, e la Madia, altrettanto paparazzata ma per la recente gravidanza. Sono loro due che la Bindi ha in mente quando accusa il premier di aver scelto alcune ministre più per la bellezza che per la bravura.

Salvo poi correggersi tirando in ballo la battuta dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

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