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Quel blitz buonista che "candida" i migranti

In diverse città spuntano i volti dei migranti al posto dei manifesti elettorali. Gli autori del blitz: "Basta violenza verso gli stranieri in campagna elettorale"

Quel blitz buonista  che "candida" i migranti

La chiamano "guerrilla marketing" e in genere viene usata per sorprendere e spingere un prodotto- un marchio, un film, una serie tv, un servizio e chi più ne ha, più ne metta - stupendo con qualcosa di insolito piazzato tra le vie della città.

Ma stavolta la "guerrilla" ha il volto di alcuni stranieri, in posa sui cartelloni elettorali e lo slogan "Vota per me". Sotto, alcune righe spiegano cosa c'è dietro: "Questa è la nostra risposta alla violenza verso i migranti che già prima dei fatti di Macerata ha caratterizzato la campagna elettorale", si legge - come racconta La Stampa - sui manifesti, "Una campagna in cui tutti i partiti hanno strumentalizzato in una direzione o nell’altra il ruolo degli extracomunitari, scegliendo la semplificazione come caratteristica fondamentale del loro linguaggio".

L'iniziativa fa capo a un gruppo di artisti guidati da Gianluca Vassallo -

283315288387759/1838954136157192/?type=3&permPage=1" target="_blank" data-ga4-click-event-target="external" rel="noopener">che ha rivendicato il raid su Facebook - e nella scorsa notte alcuni uomini incappucciati hanno effettuato un "blitz" in diverse città d'Italia per attaccare i poster nello spazio riservato ai manifesti elettorali.

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