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Boldrini, "Su di me strumentalizzazione, sembra di essere in Rwanda"

La Boldrini si difende (ancora) per le polemiche sul suo silenzio sugli stupri di Rimini: "Non sono una commentatrice di professione"

Boldrini, "Su di me strumentalizzazione, sembra di essere in Rwanda"

"Io non faccio la commentatrice di professione". Ospite di Myrta Merlino a L'Aria che tira, Laura Boldrini torna a difendersi per gli attacchi subiti per il silenzio mantenuto per giorni dopo gli stupri di Rimini.

"Non ho parlato subito perché c'erano ancora indagini in corso", ha detto la presidente della Camera. Che poi torna a contrattaccare i suoi detrattori: "Trovo disgustosa la strumentalizzazione. Oggi per offendere una figura istituzionale si arriva ad evocare lo stupro. Non c'è più niente da dire. Lo ho visto fare solo in guerra: in Rwanda ed in ex Jugoslavia".

"Il mio impegno a 360 gradi sulle donne è noto", continua la Boldrini, in tv anche per parlare della sua battaglia ai commenti sessisti e offensivi sul web, "Che qualcuno metta in dubbio il mio impegno metta in dubbio il mio impegno dimostra tutta la cattiva fede. Non ne ho parlato perché c'era una caccia all'uomo e io non sono tenuta a commentare ogni evento.

Ed è stato disgustoso vedere la strumentalizzazione che c'è stata".

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