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Bondi senza vergogna Dal tradimento all'insulto

Berlusconi non commenta l'intervista dell'ex fedelissimo, ma gli azzurri fanno quadrato: "Grottesco". Il Cav al lavoro sulle Amministrative, pensa anche al reset dei vertici di partito

Bondi senza vergogna Dal tradimento all'insulto

Berlusconi non vuole commentare direttamente; ma quanto meno l'amarezza per la lunga intervista rilasciata dall'ex fedelissimo Sandro Bondi è scontata e palpabile. L'ex braccio destro del Cavaliere è stato particolarmente ruvido nel colloquio con il giornale di Largo Focchetti, accusando Berlusconi di essere stato fallimentare al governo e di divorare i propri figli politici alla stessa stregua del conte Ugolino. «Almeno gli insulti poteva risparmiarseli», è il senso del pensiero dell'ex premier che lascia parlare i suoi: «Uno sfogo personale; un insulto grottesco», dice il capogruppo al Senato Paolo Romani.

«Bondi scriveva A Silvio, oggi aggiunge due righe: Vita rinnegata, Vita ingrata. Presto ci aspettiamo A Matteo» è il commento ironico del vicepresidente della Camera Simone Baldelli. «Siamo sorpresi e amareggiati; Bondi fa torto a milioni di italiani», scrive invece su Facebook Mariastella Gelmini. Duro pure Furlan: «Che pena: lo ricordo solo un anno fa quando gareggiava con Dudù a chi scodinzolava di più di fronte a Berlusconi. Almeno Dudù era sincero». Così come il governatore ligure Giovanni Toti: «Incredibile Bondi: deputato, senatore, coordinatore del partito, ministro. Sempre e solo con i voti di Berlusconi. E oggi non trova di meglio che parlarne male, guarda caso su Repubblica». Berlusconi è sinceramente dispiaciuto e fa spallucce rispetto alle voci di ulteriori addii tra le fila di Forza Italia, specie in Senato. Non se ne cura, come a dire: «Se ne vadano pure...».

Ed è confermata la sua intenzione, all'inizio dell'anno, di resettare il partito: una rivoluzione profonda che riguarderà tutti gli azzurri, dai vertici in giù.Intanto il Cavaliere cerca la quadra con gli alleati per le prossime Amministrative. La soluzione del sudoku, tuttavia, ancora non c'è. Non è bastato l'incontro domenicale con il leader del Carroccio Salvini anche perché il summit, durato poco più di una mezz'oretta, era più che altro un incontro per scambiarsi reciprocamente gli auguri di Natale. E poi sarebbe stata una scortesia aprire il «file» senza la Meloni. Un dato politico, però, c'è: l'alleanza tiene ed entrambi tengono all'alleanza. Non solo: in Parlamento, alla riapertura dopo le vacanze di Natale, le opposizioni lavoreranno assieme per sfiancare il governo Renzi che, come ripete Berlusconi forte degli ultimi sondaggi, «ha ormai il fiato corto». Salvini non è certo tenero con il premier e, anzi, vorrebbe lavorare con più foga per dare la spallata all'esecutivo.

Il Cavaliere condivide e dà mandato ai suoi (l'azzurro Giro in testa, ndr) di stringere i bulloni dell'alleanza con Salvini e Meloni per organizzare al meglio la grande manifestazione di Roma del prossimo 6 febbraio. Un bagno di folla che segnerà la riscossa del centrodestra unito.Ma Berlusconi lavora anche alla politica estera: e ieri, in una lunga e cordiale telefonata con Vladimir Putin per gli auguri, ha potuto ribadire la sua contrarietà alle sanzioni europee che colpiscono la Russia.

Poi, l'incontro serale con il governatore della Liguria Giovanni e Toti e tutta la sua giunta.

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