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Bonetti, assegno unico per i figli dal 2021

A dichiararlo la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia in audizione alle Commissioni riunite Affari costituzionali, Lavoro e Affari sociali della Camera

Bonetti, assegno unico per i figli dal 2021

Dal 2021 partirà l'assegno unico per i figli e saranno introdotte nuove forme di sostegno alla famiglia. La ministra per Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, sentita in audizione dalle commissioni della Camera, ha dichiarato l'intento del governo a sostegno dei nuclei familiari, rendendo operativo, nel giro dei prossimi 24 mesi, "una forma di sostegno per ogni figlio con una erogazione mensile".

L'intervento andrebbe a riorganizzare le attuali misure vigenti le quali, però, nono sono strutturali mentre, per la ministra, vi è la necessita di adottare una forma di sostegno che "riconosca pienamente il contributo sociale che le famiglie danno al Paese, nella cura e nell'educazione dei figli. Una misura che abbia il carattere di universalità, ma con impatto progressivo a sostegno dei nuclei più deboli".

Sempre per il 2021 la ministra prevede l'introduzione di misure di detrazione o rimborso "spesa pannolini": "Ad oggi purtroppo non possiamo modificare l'Iva sui pannolini per bambini per un regolamento europeo, ma nell'ambito del riordino delle politiche familiari, sempre da qua al 2021, una delle intenzioni che abbiamo è prevedere che alcune spese possano essere rimborsate o almeno detratte e quella per i pannolini è certamente una di queste".

L’anno prossimo, invece, la ministra Bonetti ha confermato che partiranno gli stanziamenti “per la costruzione dei nuovi asili nido, che dovrà essere fatta con attenzione alle zone degradate, in legge di bilancio ci sono 2,3 miliardi su 12 anni”.

Altro punto su cui il governo interverrà è quello del sostegno alla paternità attraverso il congedo: "Siamo al lavoro per estendere (il congedo) al pubblico impiego e per arrivare a 15 giorni nel triennio".

"Auspichiamo che si passi dalle parole ai fatti e che, finalmente, si possa colmare il gap che esiste tra lavoro pubblico e privato, estendendo il congedo di paternità anche ai dipendenti pubblici". Ad affermarlo, in una nota, il segretario nazionale del Nursind infermieri Andrea Bottega. Si tratta di una questione che il Nursind ha sollevato da tempo con il ministero della Pubblica amministrazione e, precisamente, "sin dal 2013, cioè dai tempi dell'entrata in vigore della riforma del lavoro - rimarca il sindacato - che ha normato il congedo solo per i papà lavoratori privati.

Continueremo a seguire con attenzione gli sviluppi di tale dossier - conclude Bottega - ea tenere accesi i riflettori finché questa lacuna normativa, tutta ai danni degli statali, non verrà colmata, garantendo parità di trattamento tra famiglie e figli di lavoratori privati e famiglie e figli di lavoratori pubblici".

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