Elezioni Europee 2019

Boom Carroccio al 33% e il centrodestra sale. Ancora un tracollo M5s

La Lega è il primo partito, tiene Forza Italia Il Pd centra l'obiettivo sorpasso dei 5 Stelle

Boom Carroccio al 33% e il centrodestra sale. Ancora un tracollo M5s

La Lega incassa un risultato cinque volte superiore alle ultime europee ma non è detto che questa vittoria abbia in Italia le conseguenze sperate da Matteo Salvini. Il Pd che quasi dimezza il clamoroso incasso delle europee di cinque anni fa raggiunge un insperato successo, sorpassando M5s che invece mostra il fiato corto. Forza Italia tiene grazie al ritorno di Silvio Berlusconi in primo piano. Giorgia Meloni centra l'obbiettivo e va al raddoppio. Vincere in politica può avere significati profondamente diversi sia per le forze in corsa e sia per il destino dei singoli leader in gioco. Il primo dato da registrare è quello dell'affluenza record nei paesi Ue: 50,4, e in Italia quasi del 55 per cento. Un dato per la prima volta in risalita dopo anni. Complice la concomitanza con le elezioni amministrative in molti comuni e in Piemonte ma anche la campagna elettorale caldissima condotta dai due vicepremier Salvini e Luigi di Maio, l'un contro l'altro armati. Se i primi dati saranno confermati la Lega sfonda e si attesta abbondantemente oltre il 30 per cento, le ultime proiezioni la danno al 33,4. Per il Carroccio è un risultato clamoroso visto che alle europee del 2014 aveva incassato soltanto il 6,15 per cento. Salvini aveva giurato per scaramanzia che gli sarebbe bastato prendere anche soltanto un punto in più rispetto alle politiche del 2018, quando aveva incassato appena il 17 per cento. La sua cavalcata nei sondaggi era arrivata a sfiorare il 36 per cento e dunque il Carroccio accarezzava forse un risultato ancor più clamoroso ma questo incasso sicuramente gli permette di rovesciare rapporti di forza all'interno del governo. Non di proseguire una corsa in solitaria però come sicuramente vagheggiava il Capitano. L'ascesa di Salvini infatti corrisponde alla discesa dei pentastellati. Per loro la soglia di sicurezza era rappresentata dal 25 per cento. In tutti questi mesi Luigi Di Maio ha faticosamente rincorso Salvini senza mai riuscire neppure ad avvicinarsi. In questo caso i sondaggi hanno giocato al contrario e dal risultato boom delle politiche 2018, il 32 per cento, M5s è sceso addirittura sotto al 20, al 18.7. Dunque un risultato peggiore delle europee del 2014, 21,16. Un flop temuto, tanto che l'obbiettivo non era più quello di pareggiare con la Lega ma quello più modesto di non essere sorpassati dal Pd che invece puntava proprio al sorpasso sui pentastellati. Per il partito di Nicola Zingaretti la soglia di sopravvivenza era il 20. Chi si ricorda la percentuale delle ultime europee? Quel 40,8 per cento che aveva portato alle stelle Matteo Renzi poi però precipitato vorticosamente alle stalle dopo la sconfitta del referendum. Bene non soltanto quella soglia è superata, migliorando il misero incasso delle ultime politiche, 18 per cento, ma addirittura Zingaretti avrebbe incassato l'agognato sorpasso sui Cinquestelle con un buon 21,9 per cento. Superare M5s significa soprattutto mettere difficoltà la coalizione di governo. Stesso obiettivo per Forza Italia che tiene grazie al ritorno in scena di Silvio Berlusconi con il 9 per cento perché nel caso degli azzurri il sorpasso preoccupante sarebbe stato quello di Giorgia Meloni. Sorpasso che non c'è se tutte le stime saranno confermate. Fratelli d'Italia comunque raddoppia: dal 3,6 del 2014 al 6,1.

Resterebbero fuori perché al di sotto del 4 per cento sia +Europa di Emma Bonino, che si avvicina al tetto col 3,2 sia La Sinistra di Nicola Fratoianni.

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