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Brennero chiuso. Ricorso italiano a Strasburgo contro l'Austria

Il Consiglio dei ministri ha deciso di ricorrere alla Corte europea di Strasburgo contro i divieti imposti "unilateralmente" al Brennero dal governo austriaco

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Il Consiglio dei ministri ha deciso di ricorrere alla Corte europea di Strasburgo contro i divieti imposti «unilateralmente» al Brennero dal governo austriaco, che ha imposto il blocco della circolazione dei mezzi pesanti. Al termine del cdm che vara la manovra Matteo Salvini (in foto) rivendica un'altra sua personale vittoria: «È la prima volta nella storia della Repubblica», che l'Italia ricorre direttamente alla Corte di Giustizia contro un altro Stato Membro per violazione del diritto dell'Unione, spiega. «Da oggi parte un iter che non ha precedenti, però la qualità dell'aria, la vita, i polmoni e il diritto al lavoro dei cittadini italiani non sono meno di quelli dei colleghi austriaci», scandisce il ministro in conferenza stampa.

La richiesta di avviare la procedura contro i divieti austriaci al Brennero arriva dal Mit. Si tratta, precisa Salvini, di una scelta «difficile ma obbligata» a fronte della «posizione attendista assunta dalla Commissione». Toccherà quindi alla Corte di Giustizia chiarire se i divieti austriaci al traffico pesante siano legittimi o se debba prevalere il principio della libera circolazione di merci e persone sancito dai Trattati. La decisione dell'Austria congestiona il traffico merci italiano alla frontiera su gomma, con il tunnel ferroviario non ancora completato. Le code in autostrada dal lato italiano, causate dalla chiusura del confine, superano anche i cento chilometri. Le motivazioni del Tirolo sono ambientali. Ma con le code, dal lato italiano, in Alto Adige ormai i tassi di biossido sono stabilmente superiori alla media.

Ad ogni modo, secondo Salvini l'ambiente non c'entra nulla: «E semplicemente concorrenza sleale austriaca nei confronti degli imprenditori e degli autotrasportatori italiani e tedeschi e dell'intero continente europeo».

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