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Bufera su Trump: "Giocava a golf durante l'addio ai morti del liceo"

Il suo amato green si trasforma in un nemico per Donald Trump

Bufera su Trump: "Giocava a golf durante l'addio ai morti del liceo"

Il suo amato green si trasforma in un nemico per Donald Trump. Il presidente americano è finito nella bufera per aver deciso di giocare a golf a Palm Beach mentre a poche decine di chilometri si tenevano i funerali di alcune vittime della strage nel liceo della Florida. E l'anchor della Cnn, Anderson Cooper, ha sferrato un durissimo attacco contro il tycoon: «Mentre due famiglie di Parkland seppellivano i loro figli, il presidente giocava a golf e twittava contro l'Fbi, ma non li ha menzionati nei suoi messaggi», ha detto. «Chi si attendeva maggiore rispetto per la tragedia si metta l'animo in pace, Trump non ha cambiato le sue attitudini», ha continuato, accusando The Donald di «mancanza di umanità». Il giornalista ha mostrato una serie di tweet del Commander in Chief su Fbi, Russiagate e Obama, affermando: «Questi tweet rivelano molto di quello che veramente passa per la testa dell'uomo più potente della terra, e di quali sono le sue priorità». «In un weekend così tragico ha dimostrato chiaramente cosa davvero lo interessa, se stesso», ha aggiunto.

Trump ha trascorso il lungo fine settimana del President Day al suo resort di Mar-a-Lago con la famiglia, e si è recato a giocare a golf lunedì. Intanto, sul web, è diventato virale l'hashtag #Onelessgun, una pistola in meno, dopo che alcuni cittadini Usa hanno pubblicato video in cui distruggevano le loro armi in seguito al massacro del 19enne Nikolas Cruz nel liceo di Parkland, dove sono morte 17 persone. Massacro che ha spinto persino Trump ad aprire a un maggior controllo su chi acquista armi da fuoco. Scott Pappalardo di New York, per esempio, ama le armi a tal punto da tatuarsi sul braccio il Secondo Emendamento della Costituzione, quello che garantisce il diritto degli americani di possedere pistole e fucili. Ma dopo la strage della Florida, ha deciso di distruggere il suo fucile d'assalto AR-15 con una motosega. Nel video, che ha ottenuto milioni di visualizzazioni, l'uomo ha spiegato il perché del suo gesto simbolico: «Ho deciso di fare in modo che quest'arma non possa mai togliere la vita a qualcuno. Il diritto di possedere un'arma vale di più della vita di una persona?», ha detto prima di spezzare il fucile in due. Ben Dickmann, invece, ha pubblicato una foto mentre consegna il suo AR-15 nell'ufficio dello sceriffo della contea di Broward, che ha lavorato al caso della sparatoria alla Marjory Stoneman Douglas High School.

«Avrei potuto facilmente venderlo, ma nessuno ne ha bisogno - ha spiegato - Sarò il cambiamento che voglio vedere nel mondo».

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