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Buffagni: "Se qualche collega si è innamorato del Pd, può traslocare"

Il sottosegretario allo Sviluppo economico condivide la posizione del leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio e precisa che il Movimento "è una cosa diversa" dagli altri partiti

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Dice che il matrimonio con il Partito democratico non si deve fare e condivide la posizione del leader Luigi Di Maio. E aggiunge che se qualche suo collega “si è innamorato di colpo del Pd, può anche traslocare”. Il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Buffagni esprime un giudizio chiaro e netto.

L’esponente del Movimento 5 Stelle sottolinea che il partito ha la necessità di ritrovare se stesso e rispetto alle altre formazioni politiche spiega che lui si trova bene sia con il Pd, sia con la Lega ma ribadisce che i pentastellati sono una cosa diversa. Il premier Giuseppe Conte è impegnato a promuovere un processo politico per avvicinare grillini e dem. E Buffagni ricorda che in Parlamento è già cominciato un percorso comune attraverso l’azione dell'esecutivo e precisa che “questo governo deve lavorare con un orizzonte temporale, ma valorizzando anche le differenze”.

Tornando al Movimento, il sottosegretario spiega che i 5 Stelle ottengono consensi quando seguono una linea ben definita, mentre se su ogni questione ognuno cerca di ritagliarsi il suo spazio, gli elettori si stancano e il partito perde preferenze. In merito alla posizione di Lorenzo Fioramonti, Buffagni evidenzia che quanti l’hanno promosso come ministro devono assumersi responsabilità del fallimento. “Parliamo di uno che non ha rispettato l’impegno di tagliarsi lo stipendio - prosegue l’esponente dei 5 Stelle -. Ho molti dubbi che abbia versato i soldi al Microcredito, temo abbia fatto altre scelte. Uno che manda la lettera di dimissioni sperando che venga respinta forse pensava di giocare, non di governare il Paese”. Sulla futura guida del Movimento, Buffagni sottolinea che i pentastellati hanno già un capo politico, mentre Alessandro Di Battista è una figura fondamentale che va tenuta in considerazione.

In un’intervista al Corriere della Sera, il sottosegretario parla anche dell’azione di governo. Spiega che al tavolo della verifica la priorità è il taglio dell’Irpef, mentre per rilanciare l’esecutivo è necessario promuovere delle riforme per aiutare le aziende ad aggregarsi, ad affrontare le difficoltà burocratiche e a competere sui mercati internazionali. Sulla vicenda Autostrade, Buffagni evidenzia che "si sta lavorando per garantire la diminuzione delle tariffe e la sicurezza dei cittadini. Gli azionisti di Atlantia non sono riusciti a garantirla, con report falsificati e crolli continui".

Infine il sottosegretario precisa che Movimento 5 Stelle e Pd dovranno fare delle riflessioni dopo il voto delle Regionali allo scopo di rilanciarsi.

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