Politica

C'è aria di patrimoniale: la proposta di Landini ispira già i giallorossi

Il leader Cgil: «Contributo di solidarietà dal 10% dei più ricchi». Bastano casa e stipendio

C'è aria di patrimoniale: la proposta di Landini ispira già i giallorossi

Che il segretario della Cgil sia a favore della patrimoniale non è un mistero. Ma che Maurizio Landini vada a perorare la causa in un momento cruciale e delicatissimo per la nascita del governo Conte bis, che lo faccia sfruttando un'intervista al Sole24ore, quotidiano di Confindustria, peraltro fissando piuttosto in basso l'asticella del prelievo, è un'altra storia.

Dentro un ragionamento complesso sulle richieste al prossimo esecutivo (meno tasse sugli aumenti contrattuali e investimenti in particolare per l'ambiente), il leader del primo sindacato italiano spiega dove si può trovare parte delle risorse. «Nessuno si scandalizzerà poi se verrà chiesto (al prossimo governo ndr) un contributo di solidarietà a quel 10% di contribuenti su cui si concentra la ricchezza, per finanziare un piano di investimenti per la sostenibilità ambientale e la manutenzione del territorio. Il fisco può rappresentare la base di un nuovo patto di cittadinanza».

C'è tutto quello che serve. La richiesta di inasprire la patrimoniale è esplicita e viene da un leader sindacale che rappresenta uno dei pochi punti in di contatto tra M5s e Pd .

Poi la giustificazione nobile, il finanziamento delle famose misure green che sono al momento tra le poche potenziali policy che posso mettere d'accordo i due partiti della maggioranza nascente.

Poi c'è anche la definizione della platea da colpire. Come era successo per le pensioni d'oro, si seduce l'audience con l'illusione di penalizzare pochi super ricchi, ma in realtà si fa passare una stangata sulla classe media.

Il 10% dei più ricchi, soprattutto in un Paese che ha visto tempi migliori come l'Italia, non è composto da milionari. Se ci si riferisce al reddito si parte da chi guadagna circa 35 mila euro all'anno.

Se il riferimento è alla ricchezza disponibile (ed è probabile sia così), allora il contributo di solidarietà di Landini riguarda chi ha un patrimonio che va, all'incirca, da 500 mila euro in su. Compresi gli immobili, le attività finanziarie, i risparmi in banca. Classe media, appunto, che sostiene i consumi.

Una fascia di popolazione che si sta impoverendo. Il nono decile, quello che si colloca immediatamente sotto a quello che vuole colpire il leader della Cgil, tra il 2006 e il 2016, secondo dati Bankitalia, è passato da una ricchezza media di 580 mila euro a 462 mila euro. Subito sopra ci sono i rentier che un pezzo di politica vuole colpire.

Il problema, ben noto ai tecnici del ministero dell'Economia che producono simulazioni per i vari governi, è che se si limita il prelievo sui pochi veri ricchi, alle casse dello Stato va poco. Niente che possa coprire qualche spesa, zero da redistribuire.

L'unica patrimoniale che funziona è quella che colpisce quasi tutti. Come quella da 21 miliardi di euro all'anno varata dal governo Monti, che ha distrutto prima tutto l'immobiliare e poi, con le correzioni successive che l'hanno alleggerita, il mercato delle seconde case.

Se quel 10% di ricchi da colpire ha un patrimonio che si è eroso, lo si deve a quella patrimoniale. Il valore perso dalle seconde case non è andato a nessuno, è solo svanito.

Eppure in Italia c'è chi chiede un'altra patrimoniale.

Commenti