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Cacciari stana Conte: "Non prendi posizione, da che parte stai?"

Il filosofo sferza il premier durante l'ultima puntata di Otto e mezzo: "Ci sono argomenti sui quali devi prendere posizione…"

Cacciari stana Conte: "Non prendi posizione, da che parte stai?"

"Si fa presto a dire 'sono per l'ambiente', lo sono tutti e poi non si fa niente. Ma ci sono argomenti su cui si deve prendere una posizione, tipo quando Matteo Salvini lasciava al freddo duecento, trecento immigrati e lei ci stava al governo insieme…". Massimo Cacciari va così all'attacco di Giuseppe Conte durante la messa in onda dell'ultima puntata di Otto e mezzo.

Già, perché il salotto televisivo di Lilli Gruber su La7 è stato teatro dello scontro tra il filosofo e il presidente del Consiglio, che si sente (fin troppo…) rinfrancato dalla vittoria del centrosinistra in Emilia-Romagna, dimenticandosi – peraltro – della batosta arrivata in Calabria. E dimenticandosi pure la clamorosa debacle elettorale, in entrambe le regioni, del Movimento 5 Stelle.

La padrona di casa chiede un giudizio sulla sentenza delle urne e l'ex sindaco di Venezia risponde così: "Salvini, personalizzando la campagna, è stato sconfitto in Emilia-Romagna. Da qui a proclamare vittorie, però, c'è di mezzo il mare. Perdere l'Emilia-Romagna, per il Partito Democratico, sarebbe stato traumatico. Il naufragio è stato evitato, da qui ad arrivare ad un porto sicuro c'è di mezzo il mare…".

E non è tutto, perché l'ex "democratico" bacchetta (non poco) il Movimento 5 Stelle: "Quello pentastellato è un movimento nato sulla protesta, sul disagio, e non hanno idea su come superare il medesimo. Pd e 5 stelle hanno infiniti più motivi di intesa che non Lega e 5 Stelle". E aggiunge: "Questa debolezza dei 5 Stelle rafforza il governo: dove vuoi che vadano i 5 Stelle? Ma questo responsabilizza il Pd, che deve trovare una linea".

Quindi, Cacciari riporta alla realtà dei fatti il sedicente avvocato del popolo: "Salvini sconfitto? Bah, governa Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto... Volete scherzare? Ma sconfitta de che? Non potete pretendere di governare questo Paese eliminando la Repubblica cisalpina e gli ex territori asburgici…".

E qui l'accademico tira le orecchie al premier giallorosso: "Sugli immigrati c'è una grande battaglia politica e culturale da fare: non stai ad osservare Salvini che tiene a largo centinaia di persone persone al freddo, alla fame, non ci stai. Ci sono scelte precise che non sono dire 'siamo per l’ambiente'. Perché poi non lo fa nessuno, perché servono competenze e scelte difficili. Lei su queste misure faceva il governo anche con Salvini…". All’attacco, Conte ha risposto sviando, e non è una novità: "Da quell'esperienza di governo, ho derivato alcune convinzioni.

Non c'era una sensibilità come su altri temi che vedo invece in questo governo: c’è maggior omogeneità".

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