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Da Cagliari a Kos e Calais: in Europa è caos globale

Il mediterraneo è una polveriera. I viaggi della speranza diventano traversate dell'orrore tra morti, feriti, salvataggi disperati e migranti che sbarcano senza sosta. Dalle nostre coste, passando per quelle della Grecia fino ad arrivare in Francia, Germania ed Ungheria la situazione è sempre più caotica.

Il fronte più caldo è quello greco, con l'isola di Kos ormai allo stremo. Gli sbarchi si susseguono al ritmo di 200 al giorno, per lo più sono curdi siriani provenienti dalla città di Kobane. Arrivano a bordo di gommoni e imbarcazioni di fortuna, tra loro anche tante famiglie con bambini piccoli. Vogliono lasciare l'isola quanto prima e per questo le autorità greche cercano di rilasciare quanti più documenti provvisori possibili. Per il momento sono ancora 7mila i profughi in attesa di un foglio, accampati in condizioni igieniche insostenibili. Sull'isola è atteso per oggi l'arrivo di una nave da crociera da 2mila posti che sarà trasformata in un centro di accoglienza temporaneo, almeno per un paio di settimane. Quattro sono i presunti scafisti individuati e arrestati.

Arresti anche sullo nostre coste: la polizia ha fermato un 33enne, Diallo Amar, originario del Gambia, accusato di essere uno degli scafisti dei gommoni, con a bordo 202 migranti, arrivati mercoledì nel porto di Pozzallo. Altri due mercanti di uomini, un gambiano di 28 anni e un tunisino 21 sono finiti in manette a Ragusa grazie alle testimonianze di alcune delle 491 persone che hanno sbarcato nel porto di Augusta. 24 afghani, tra cui cinque minorenni, sono stati individuati ieri sul raccordo autostradale di Trieste. Fermati dalla polizia sono stati portati in una struttura della Caritas.

Ma la situazione più critica riguarda Cagliari dove è esplosa la protesta di un gruppo di circa 150 migranti eritrei che da giorni bivaccano davanti al porto e sotto il Municipio chiedendo di poter essere identificati e schedati per poter lasciare la Sardegna. Uno dei profughi si è buttato in mare per protesta ed è stato recuperato e soccorso. Alcuni di loro hanno invece iniziato lo sciopero della fame e nel corso della giornata di ieri si sono sentiti male. In serata è intervenuta il prefetto Giuliana Perrotta che ha spiegato di aver avviato un'intermediazione con i migranti ma per regolarizzare la situazione occorreranno ancora alcuni giorni.

Il caos immigrazione non risparmia nemmeno il Nord Europa. È sempre altissima la tensione a Calais, in Francia, dove migliaia di persone cercano di imboccare l'Eurotunnel per arrivare in territorio inglese ma vengono puntualmente respinti dalle autorità britanniche che non accettano candestini. Anche qui improvvisati accampamenti con condizioni igieniche e sanitarie indecenti e scontri che si susseguono quotidianamente. Al confine tra Slovacchia e Ungheria 34 siriani sono stati trovati all'interno di un camion dove si erano nascosti nel tentativo di eludere la sorveglianza.

Dalla Germania, una delle mete preferite di chi sogna l'Europa, arriva una storia curiosa. Una richiedente asilo ghanese, accolta in un centro di Hannover, ha deciso di chiamare la figlia Angela Merkel per riconoscenza verso la cancelliera tedesca.

Forse così avrà più possibilità di evitare l'espulsione.

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