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Camera e Senato criticano il Def: "Non indicati i tagli"

I tecnici di Camera e Senato: "Sarebbe opportuno che Palazzo Chigi chiarisca il nuovo profilo della spending review"

Camera e Senato criticano il Def: "Non indicati i tagli"

Quali tagli vuole fare il governo per mettere in atto le misure contenute nel Def? Sembra non saperlo nemmeno Palazzo Chigi, visto che non li ha precisati all'interno del Def, il documento di economia e finanza con il quale l'esecutivo comunica le prossime misure economiche previste nella legge di Stabilità.

"Sarebbe opportuno" chiarire "il nuovo profilo" della spending review "sia in termini qualitativi che in particolare quantitativi, l'impatto di tale revisione in termini di minori risparmi conseguiti" e "le conseguenti misure di copertura che si prevede di utilizzare", scrivono i tecnici di Camera e Senato, "Il governo dovrebbe chiarire le stime di gettito attese se entrassero in vigore le clausole di salvaguardia introdotte con le leggi di Stabilità 2014 e 2015, che l'esecutivo è comunque intenzionato a sterilizzare.

Nel complesso le clausole di salvaguardia previste dalla legge di stabilità 2015 (aumento aliquote Iva e aumento accise oli minerali per la mancata autorizzazione della Commissione europea sul reverse charge al settore della grande distribuzione) e dalla legge di stabilità 2014 (variazione di aliquote d'imposta e detrazioni vigenti) determinerebbero un gettito pari a circa 16,8 miliardi nel 2016, 26,2 miliardi nel 2017 e di poco inferiore a 29 miliardi nel 2019" mentre il gettito complessivo indicato nella Nota "sembrerebbe attribuibile alle sole clausole di salvaguardia disposte dalla legge di stabilità 2015".

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