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"Alla Camera solo col green pass". Bocciato il ricorso della Cunial

Rigettato il ricorso contro l'obbligo del certificato verde per accedere a Montecitorio: per il Collegio non c'è nessuna evidente lesione di prerogative parlamentari

"Alla Camera si entra solo con il green pass". Bocciato il ricorso della Cunial

Per Sara Cunial arriva una brusca battuta d'arresto nella sua irriducibile lotta al green pass, considerato uno strumento che limita la libertà individuale. Un'importante presa di posizione è arrivata da parte del Collegio d'Appello della Camera, che ha bocciato il ricorso presentato contro l'obbligo del certificato verde per accedere a Montecitorio e nelle altre sedi del Parlamento. Il ricorso era stato presentato dalla deputata ex Movimento 5 Stelle, ma per il Collegio non è stata riscontrata - con l'adozione di tali strumenti ragionevoli e proporzionati - nessuna evidente lesione di prerogative parlamentari.

Le motivazioni

Nell'ordinanza si legge che, come già rilevato anche dalla Corte costituzionale, "non si riscontra alcuna manifesta lesione delle attribuzioni proprie dei parlamentari". Allo stesso modo non è emersa neppure "una diminuzione anche solo di fatto della potestà di autogoverno spettante alle Assemblee legislative ed esercitata dai rispettivi Uffici, né tantomeno un'indebita soggezione delle Camere ad altri poteri dello Stato".

"Decisione saggia"

Per Stefano Ceccanti "è saggia e convincente" la decisione definitiva sul green pass alla Camera, stabilita con l'ordinanza di oggi del collegio di appello di Montecitorio. Il capogruppo del Partito democratico in Commissione Affari Costituzionali ha sottolineato che l'ordinanza fa riferimento a quanto disposto dalla Corte costituzionale "che ha già puntualmente rilevato come non si possa riscontrare con l'adozione di tali strumenti ragionevoli e proporzionati nessuna evidente lesione di prerogative parlamentari". Per Ceccanti dunque c'è "piena coerenza" tra Collegio d'Appello e la giurisprudenza costituzionale costante del periodo di pandemia.

I precedenti

Eppure pochi giorni fa alla Cunial era stato consentito l'ingresso alla Camera (precisamente alle tribune dell'Aula) anche senza green pass. Questa era stata la decisione iniziale del presidente del collegio di Appello, Andrea Colletti, che aveva accolto un ricorso della deputata contro la decisione del Consiglio di giurisdizione della Camera che ribadiva l'obbligo del certificato verde per entrare a Montecitorio e nell'emiciclo.

A novembre Colletti aveva accolto il ricorso della Cunial tramite decreto cautelare monocratico. Un'ulteriore delibera del Collegio dei questori aveva consentito alla deputata di svolgere la sua attività parlamentare, ma da una delle postazioni installate nelle tribune e seguendo un percorso prestabilito.

Tuttavia pochi giorni dopo il Consiglio di giurisdizione della Camera dei deputati aveva respinto la richiesta di sospensiva: non erano state riscontrate ragioni d'urgenza per sospendere la decisione dei deputati Questori di chiedere il green pass a tutti i deputati.

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