Elezioni Amministrative 2021

Il candidato dem che imbarazza i giallorossi

A Torino sarà Lo Russo il candidato sindaco del centrosinistra. Ma c'è un grosso problema per M5S e Pd: è acerrimo nemico di Chiara Appendino, considerata "una sorta di Schettino"

Il candidato dem che imbarazza i giallorossi

Tra Pd e Movimento 5 Stelle continua a non tirare aria buona. Nonostante i leader Enrico Letta e Giuseppe Conte in tv e suoi social si ostinano a proporre in tutte le salse un'alleanza strutturale e organica, sui territori si consumano ancora strappi e frizioni che rischiano di minare la stabilità del progetto giallorosso. L'imbarazzo tra dem e grillini è aumentato nelle scorse ore, quando dai risultati delle primarie è emerso che Stefano Lo Russo sarà il candidato sindaco del centrosinistra a Torino. A questo si aggiunge il clamoroso flop che ha segnato un record negativo per il Pd in città: il numero dei votanti è crollato a quota 11.631, ridotto a un quinto rispetto ai 53mila delle consultazioni che 10 anni fa indicarono Piero Fassino.

L'imbarazzo di M5S e Pd

C'è inoltre un grande problema che fa registrare gelo tra il Nazareno e il gruppo pentastellato: Lo Russo in questi anni è stato l'acerrimo nemico di Chiara Appendino. Addirittura c'è chi lo considera il più duro oppositore della prima cittadina. Non può essere dimenticata la dura presa di posizione del Pd dopo la comunicazione di rinuncia al bis da parte della Appendino: "È certa di venire sconfitta nel 2021, ricorda la favola della volpe e l'uva e non ci sorprende affatto. Una sorta di comandante Schettino in salsa sabauda che abbandona la nave che ha portato a sbattere sugli scogli". Lo Russo ci era andato giù pesante, bocciando in toto i cinque anni di amministrazione grillina: "Cinque anni di fallimenti e una città più in difficoltà di prima che ormai conta i giorni che la separano per l'avvio di una nuova fase e la chiusura definitiva dell'esperienza fallimentare del M5S".

I giallorossi traballano

Si tratta di un brutto colpo per i compagni giallorossi, la cui unità e compattezza viene messa così a forte rischio. Anche perché per i 5 Stelle ieri sera è arrivata la doppia mazzata: non solo Lo Russo sarà il candidato del centrosinistra, ma l'altro dem in gara Enzo Lavolta - nonostante i vari endorsement arrivati dal mondo grillino - si è fermato al terzo posto con il 25% delle preferenze.

E non si tratta affatto di un caso isolato. Basta vedere quanto accaduto a Roma, con Roberto Gualtieri che sfiderà Virginia Raggi e verrà dunque spaccato il fronte giallorosso. L'ex ministro dell'Economia conta di ricevere i voti degli elettori pentastellati in un eventuale ballottaggio, ma probabilmente ha dimenticato le recenti dure accuse contro l'attuale sindaco: "Ha fallito profondamente e ha tradito le promesse di cambiamento fatte 5 anni fa ai romani. Il degrado è disastroso". Non a caso Gualtieri è convinto che andrà al ballottaggio con Enrico Michetti del centrodestra: "Raggi ha governato male, ha commesso alcuni errori.

Il principale è per paura di non fare errori non ha fatto nulla".

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