Politica

Il canone Rai finisce nel caos Assoelettrica fulmina il governo

L'allarme del presidente Chicco Testa: «Siamo impreparati in vista della scadenza di luglio, le imprese non sanno come fare». E Mediaset denuncia squilibri competitivi

S i affacciano i primi problemi per il nuovo modo di riscossione del canone Rai. Dopo i dubbi espressi da Gina Nieri, componente del cda Mediaset, in un'intervista al Sole 24 Ore, arriva l'allarme lanciato da Chicco Testa in qualità di presidente di Assoelettrica (l'associazione che raccoglie le imprese fornitrici di energia). «A tutt'oggi le nostre aziende - spiega Chicco Testa - non sanno ancora come dovranno esigere il canone Rai che il Governo ha voluto inserire nelle bollette dell'energia elettrica». Se la Nieri puntava il dito sull'effettiva «disparità di risorse» per il mercato televisivo con il canone della tv pubblica in bolletta, Chicco Testa più prosaicamente avverte che le aziende elettriche non sono ancora attrezzate per la «rivoluzione» imposta da Palazzo Chigi.Le imprese, spiega il presidente di Assoelettrica, dovranno predisporre i necessari sistemi informatici per emettere le nuove fatture modificate, incrociando le banche date disponibili. Ciò vuol dire, tra l'altro, che occorrerà chiarire, spiega sempre Testa, «una lunga serie di problemi che ancora non sono stati risolti: dalla questione dei ritardati pagamenti alla morosità, dall'eventualità di un cambio di fornitore ai pagamenti parziali, dai reclami ai contratti non residenti». Assoelettrica, insieme con Utilitalia (altra associazione che raccoglie le aziende che operano nei servizi pubblici dell'acqua, dell'ambiente, del gas), ha messo a punto un circostanziato documento che elenca tutti i problemi rimasti aperti, cui il ministero per lo Sviluppo economico non ha ancora dato risposta. E il tempo, come lamenta Testa, «stringe».Dalle imprese è arrivata inoltre la richiesta di un termine, il più possibile anticipato rispetto al primo pagamento della tassa con la bolletta di luglio, per la presentazione della dichiarazione di non possesso del televisore, di una disciplina che conferisca a ogni gestore esclusivamente il compito di riscuotere l'importo del canone per il periodo di vigenza del contratto di fornitura, e, infine, di una remunerazione per l'attività di riscossione. A fare eco all'allarme di Assoelettrica ci pensa il Codacons che avalla tutte le preoccupazioni espresse dalle aziende elettriche. Anzi rivendica la primogenitura del vaticinio di questa caotica situazione. «Come avevamo previsto - recita una nota diffusa ieri da Carlo Renzi, presidente dell'associazione di difesa dei consumatori - la misura che introduce il canone Rai in bolletta sta creando difficoltà alle aziende del settore. Siamo convinti che a luglio si scatenerà un vero e proprio caos, con gli utenti e le aziende elettriche impreparate ad affrontare la novità». Insomma sul canone Rai in bolletta pendono, per il Codacons, troppe incognite che fanno di questa idea «l'ennesimo pasticcio all'italiana».Sull'altro effetto del nuovo modo di pagamento del canone Rai, che squilibrerebbe il mercato tv, si esprime poi anche Urbano Cairo, editore de La 7.

«Non è giusto - tuona l'editore - che alla Rai vengano dati 300 milioni in più, dopo otto anni di vacche magre e quattro in cui ha fatto un dumping incredibile sui prezzi».

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