Cronache

Caos-Toscana: un'altra donna riceve 4 dosi in una volta

Ancora una volta in Toscana, e ancora una volta quattro dosi al posto di una

Caos-Toscana: un'altra donna riceve 4 dosi in una volta

Ancora una volta in Toscana, e ancora una volta quattro dosi al posto di una. Un nuovo caso di sovradosaggio del vaccino anti-Covid scuote la costa toscana - peraltro nel giorno della visita del commissario straordinario Figliuolo - dopo che una decina di giorni fa la stessa cosa era accaduta a Massa. Stavolta l'errore che ha portato un'infermiera a somministrare quattro dosi del siero Pfizer alla stessa persona è capitato a Livorno, all'interno dell'hub vaccinale allestito nel Modigliani Forum. A ricevere 0,30 ml di vaccino, nel pomeriggio di lunedì, è stata una donna di 67 anni, che attualmente è in buone condizioni di salute. Come nel primo caso, a causare l'errore è stata la somministrazione senza diluizione con la soluzione fisiologica: «Ci siamo accorti subito dell'errore spiega Laura Brizzi, responsabile della Zona-Distretto dell'Asl livornese e la signora è stata presa in carico dal referente medico e infermieristico della struttura: tenuta in osservazione per un'ora, non ha avuto particolari malori al di là di un po' di ansia per lo spavento. Le abbiamo suggerito di fare degli accertamenti, se lo ritenesse opportuno, e stare in osservazione». La donna è stata ricoverata in via precauzionale al pronto soccorso, dove ha passato la notte. Dal canto suo, l'Asl Toscana Nord Ovest ha aperto un'indagine interna. «Faremo una verifica su tutto il protocollo commenta invece il generale Figliuolo - ma sono assolutamente convinto che sia legato a errore umano, credo al sovraffaticamento. Le procedure di somministrazione non sono da rivedere». Immediato l'attacco politico contro la giunta regionale guidata da Eugenio Giani (Pd). «Come è possibile tuona Stefano Mugnai, vicepresidente del Gruppo Forza Italia alla Camera - che accadano errori così gravi? Mi auguro che Giani e l'assessore alla Sanità Simone Bezzini diano le dovute spiegazioni. I toscani pretendono chiarezza e trasparenza».

Il Codacons annuncia un esposto alla procura di Repubblica di Livorno, come dopo il primo caso a Massa.

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