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"Per Carrai ti esponi, per me no" Così Guidi aiutò l'amico di Renzi

Nell'inchiesta sul petrolio spuntano altri dossier del governo e gli aiutini della Guidi alla cricca di Renzi. Da Marco Carrai a Luca Lotti, fino ad Andrea Guerra

"Per Carrai ti esponi, per me no" Così Guidi aiutò l'amico di Renzi

Non c'è solo l'emendamento "salva Total" a infiammare l'inchiesta della procura di Potenza. Altri atti del governo risultano poco chiari agli occhi dei magistrati. E come emerge dalle carte, di cui oggi Repubblica dà conto, il "quartierino di furbetti" aveva messo le mani anche sul dossier che riguarda gli aeroporti Toscani.

È fine giugno 2015. Da lì a qualche giorno Marco Carrai diventerà presidente della nuova società nata dalla fusione tra l'Aeroporto di Firenze di cui il presidente era, appunto, Carrai, e la Società Aeroporto Toscano di Pisa. "Luglio sta per arrivare", scrive Gianluca Gemelli alla compagna, l'ex ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi, per ricordarle dell'impegno che si è presa di incontrare il rappresentante di un'azienda, la Trevi. "Questa cosa - replica lei - mi mette in difficoltà". I due finiscono per bisticciare. "Per lui (Marco Carrai, ndr) ti sei esposta - insiste Gemelli - per me no". "Non al telefono", lo interrompe la Guidi. Che poi, però, sbotta: "Siamo sempre al telefono, e come al solito, telefoniamo pure, eh, Gianluca... telefoniamo... (...)... e telefoniamo... Ma non c'è. .. nulla di male, però, prima di tutto quello lì fa il Presidente degli aeroporti toscani e non fa. ...come dire... eh no, fa il Presidente degli aeroporti toscani e sta parlando con uno che è il... inc... di una società che fa... tratte aeree...". Il riferimento è, ovviamente, a Meridiana.

Un altro dossier che finisce sotto la lente di ingrandimento dei pm è quello della legge Navale. L'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, capo di stato maggiore della Marina ora indagato per abuso d'ufficio, si sarebbe speso a favore della legge per la sostituzione della flotta della Marina, uno stanziamento da 5,4 miliardi. Anche in questo caso è grazie all'interessamento di Gemelli ottiene dalla Guidi lo sblocco della legge che, però, il 18 dicembre si incaglia. Colicchi chiede a Gemelli se può disturbare il capo di Gabinetto, Vito Cozzoli. "Lascia perdere - gli consiglia - veditela con Fede". L'esito del contatto viene descritto da uno scambio di sms tra Gemelli e Colicchi. "Ti ha risposto?". "Sì, gentilissima, mi ha richiamato pure - scrive Colicchi - gentilissima ed efficientissima, complimenti". Quindi riporta il testo di un sms del ministro: "Come Mise abbiamo dato parere favorevole, noi proviamo a spingerlo ma serve che sia anche il Mef a proporlo. Ho detto di provare ad inserirlo comunque ma sensibilizza anche il Mef". "Il Capo (De Giorgi, ndr) - scrive Gemelli - ti deve una statua!!!".

Un altro settore di interesse è la Gestore Servizi Energetici S.p.A., una società per azioni, controllata dal dicastero dell'Economia. Anche in questo caso ci sono le telefonate tra la Guidi e Gemelli. Repubblica fa notare che l'intercettazione è "una delle poche interrotte da un omissis". Questo lascia pensare che gli investigatori vogliano "fare ulteriori approfondimenti". L'intercettazione risale al 16 giugno 2015. "Allora - dice la Guidi - io se riesco a mantenerlo, perché domani Renzi ha convocato una riunione alle otto a Palazzo Chigi... quella con Luca Lotti di domani la devo riprogrammare, sperando di riuscire a metterla fra domani e giovedì... Quella roba lì, di cui abbiamo parlato, passa attraverso un'impostazione che finché non riesco a parlare con loro, con lui e con Claudio (De Vincenti, ndr) - continua il ministro - non so che piega prenderà di tutto il mondo che ruota attorno alle società Gse (...). Perché non è una cosa che decido io autonomamente, se va avanti l'ipotesi di riorganizzazione sulla quale io ho fatto una proposta (...) si deciderà quali e quanti consigli rimarranno".

Lotti, poi, compare anche in un'altra intercettazione che potrebbe ulteriormente peggiorare la situazione del governo. Come ricostruisce il Messaggero Giuseppe Broggi si rivolge a Gemelli per portare a casa una nomina all'Eni. "Federica è ok - gli dice - ma c'ha quell'altro cazzone di Lotti addosso". E l'altro di rimando: "Dottò... ma in campagna elettorale secondo lei che dice, sì? E poi lo faccia vincere ci andiamo a parlare".

Alla Guidi il compagno dice di concentrare tutte le sue forze su Broggi e di fregarsene degli "altri", ovvero Andrea Guerra, Luca Lotti e i vari amici di Matteo Renzi.

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