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La Casa di Gramsci monumento nazionale? Solo un'etichetta

Manca un riconoscimento giuridico forte e soprattutto i fondi

La Casa di Gramsci monumento nazionale? Solo un'etichetta

La casa di Gramsci sarà monumento nazionale per volontà del Pd che ieri alla Camera è riuscita a far votare una leggina a larghissima maggioranza. Tutti favorevoli eccetto i Cinquestelle.

La legge, che ora, per essere approvata, attende solo il sì definitivo del Senato, consta di un solo articolo. "La Casa Museo Gramsci in Ghilarza, nella provincia di Oristano, è dichiarata monumento nazionale" ma non è dato sapere cosa questo comporti esattamente. In base alla normativa in vigore, come spiega Italia Oggi, vi sono solo si trovano due accenni ai monumenti nazionali. L'articolo 54 del codice dei Beni Culturali prevede l'inalienabilità degli "immobili dichiarati monumenti nazionali a termini della normativa all'epoca vigente" e l'art. 129 fa salve le leggi "aventi ad oggetto monumenti nazionali".

Dopo l'Unità, vennero per legge dichiarate monumenti nazionali alcune grandi abbazie che godevano della conservazione e cura da parte dello Stato. Altre leggi furono approvate per lo scoglio di Quarto e la casa natale di Verdi. Dalla legge Bottai in poi, è venuta meno la possibilità giuridica di dichiarare un bene monumento nazionale ma nel 2008 vennero emanati dei decreti del Capo dello Stato per rendere l'isola di S. Stefano (Li) e l'area di S. Pietro Infine (Ce) dei monumenti nazionali e una legge del 2014 dichiarò monumento nazionale la Basilica Palladiana di Vicenza. Adesso tocca alla Casa Gramsci ma, secondo l'ufficio legislativo del ministero dei Beni culturali, non si sa ancora quale sia il regime giuridico da applicare a tali beni.

Bisognerebbe ricondurre il bene dichiarato monumento nazionale a una tipologia prevista dal codice dei Beni Culturali altrimenti, come hanno fatto notare i grillini, si tratta solo di un'onorificenza senza conseguenze.

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