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Case occupate, così lo Stato aiuta il racket

Gli sgomberi stavano funzionando ma ora scompare il reato

Case occupate, così lo Stato aiuta il racket

Milano - Caduti sul traguardo come Dorando Pietri alle Olimpiadi di Londra: appena gli sgomberi sembrava stessero dando risultati pratici, drastica diminuzione delle occupazioni abusive, arriva la legge delega che depenalizza il reato. In pratica invadere «terreni o edifici» diventerà un semplice illecito amministrativo. E ora il ministro dell'Interno Angelino Alfano si appresta a varare i decreti attuativi che spunteranno definitivamente ogni arma contro il racket delle case pubbliche.

Perché deve essere chiaro che nella maggior parte dei casi, dietro le occupazioni di case pubbliche ci sono vere e proprie organizzazioni che gestiscono l'«assegnazione» clandestina degli alloggi. Piccoli e grandi «racket» in grado di offrire l'appartamento «chiavi in mano» e con tutti i vari accessori. Vale a dire con cifre oscillanti tra i 1.000 e i 2.000 euro l'«assegnatario» viene accompagnato sino alla porta, sfondata e sostituita con una nuova. Spesso sono appartamenti sfitti, spesso di anziani ricoverati in ospedale. E all'abbisogna ci sono anche i «figuranti», appunto donne incinte e bambini da esibire all'arrivo della polizia.

In questo modo a Milano si era arrivati a punte di una decina di occupazioni al giorno. Con gli inquilini sempre più spesso minacciati affinché non denuncino l'occupazione. La situazione è via via degenerata, portando a poco meno di 7mila il numero delle case, con interi condomini in mano alla criminalità. Spesso infatti gli occupanti sono delinquenti comuni che usano il palazzo come covo e le cantine come deposito di refurtiva. E senza nemmeno pagare le utenze, perché si allacciano ai contatori condominiali.

Ai primi di novembre dopo un tavolo congiunto in Prefettura, sono iniziati gli sfratti, trovando però una forte resistenza negli antagonisti, «utili idioti» che fanno inconsapevolmente il gioco dei racket. E in almeno cinque occasioni lo sgombero si è trasformato in corrida. Però alla fine l'operazione ha portato a qualche risultato: la diminuzione delle occupazioni. Così già a metà mese il primo segnale: dalle dieci occupazioni al giorno, tra lunedì 17 a giovedì 20 scendiamo a quattro complessivamente, una sola riuscita. Ancora meno negli ultimi otto giorni: sei in tutto. Un indizio in più sull'esistenza delle organizzazioni che, spaventate per il clamore attorno al fenomeno, sembra abbiano deciso di ridurre gli assalti.

Assalti che potrebbero riprendere non appena passeranno i decreti attuativi della legge delega del 28 aprile che trasformerà il reato di «invasione di terreni ed edifici»» in illecito amministrativo. Praticamente occupare un alloggio equivarrà a un divieto di sosta. Mentre la Regione stanzia oltre mezzo milione per contrastare il fenomeno.

Il piano prevede la messa in sicurezza l'alloggio 24 ore dopo l'occupazione, interventi di riqualificazione e individuazione del nuovo assegnatario entro un mese e il suo ingresso entro dieci giorni.

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