Politica

Castelli, stoppato in extremis l'aiutino al portavoce

Un emendamento al dl Salva imprese avrebbe favorito un collaboratore del viceministro M5s

Castelli, stoppato in extremis l'aiutino al portavoce

Una denuncia anonima fatta da un parlamentare grillino al sito di informazione Politico.eu, un emendamento, poi stoppato, presentato da cinque senatori del M5s per trasformare l'Aig (Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù) in un ente pubblico al fine di salvarla dalla crisi economica in cui si trova. E la viceministra dell'Economia Laura Castelli finita nella bufera per un presunto conflitto d'interessi. Il personaggio attraverso cui vanno collegati questi tre fatti è il giornalista pubblicista Carmelo Lentino, che secondo le stesse indiscrezioni anonime ricoprirebbe da qualche mese il ruolo di portavoce della Castelli. Lentino, 39enne nato in provincia di Reggio Calabria e cresciuto a Trento, è anche il segretario nazionale dell'Aig, l'ente morale e assistenziale per la promozione del turismo giovanile attraverso la gestione e la realizzazione di Ostelli per la Gioventù, che i parlamentari pentastellati hanno tentato di salvare dal baratro con una norma da inserire nel Decreto Salva Imprese.

L'emendamento è stato presentato dai senatori del M5s Gabriele Lanzi, Sergio Puglia, Luisa Angrisani, Danila De Lucia e Virginia La Mura ed inizialmente è stato approvato lunedì dalle Commissioni Industria e Lavoro a Palazzo Madama. Ieri, a polemica scoppiata, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà ha annunciato che il governo ha recepito le indicazioni della Commissione Bilancio per il Salva Imprese. Tra le richieste, la soppressione dell'articolo 15-bis voluto dai cinque senatori, in cui era previsto il salvataggio dell'associazione per gli ostelli della gioventù guidata da marzo 2012 dal nuovo portavoce della Castelli. La viceministra non sarebbe stata direttamente coinvolta nell'operazione - ieri lo staff negava alcun conflitto d'interesse -, ma secondo i parlamentari che hanno sollevato la questione, ai senatori che avevano chiesto di ritirare l'emendamento sarebbe stato risposto che prima bisognava parlarne con lei.

Il nome di Lentino era circolato in alcuni ambienti vicini ai Cinque Stelle a febbraio del 2018. Quando secondo qualche boatos sul toto-ministri di un ipotetico governo stellato, il giornalista pubblicista ed ex arbitro di calcio sarebbe stato in lizza addirittura per occupare la poltrona di Ministro del Turismo, che, si vociferava, sarebbe potuto essere smembrato dal dicastero dei Beni Culturali. Niente di tutto ciò è accaduto. E adesso il segretario nazionale dell'Aig si è ritrovato suo malgrado al centro delle cronache politiche. In politica, però, Lentino aveva già provato ad entrarci dalla porta principale. Nel 2013 si era candidato alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Calabria per Scelta Civica con Monti per l'Italia, la lista guidata dall'allora premier uscente Mario Monti, senza essere eletto.

Proprio mentre il M5s entrava in Parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno.

Commenti