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Conte "processa" Siri in Cdm Bongiorno difende il leghista

Scontro a porte chiuse tra i 5 Stelle e il Carroccio sulla revoca dell'incarico del sottosegretario. Alta tensione nel governo

Conte "processa" Siri in Cdm Bongiorno difende il leghista

Dopo la richiesta di dimissioni da parte del premier Giuseppe Conte e dopo gli scontri di queste ultime settimane, è andata in scena la resa dei conti in Consiglio dei Ministri tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle. Il premier ha illustrato subito dopo l'avvio della seduta i motivi e le opportunità che lo hanno spinto a proporre la revoca dell’incarico di sottosegretario al leghista. Subito dopo è seguito il dibattito sulla proposta di Conte che ha visto da un lato i ministri leghisti (Salvini in testa) difendere la posizione dell'esponente del Carroccio, dall'altro i ministri pentastellati chiederne la dimissioni.

A quanto pare la tanto temuta "conta" in Cdm non c'è stata. La revoca dell'incarico per Siri avviene su decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del premier e di concerto con il ministro competente (Danilo Toninelli), sentito il Consiglio dei Ministri. Con questo iter non è dunque vincolante il voto del Consiglio dei Ministri. In questo modo è stata evitata la conta. Poco prima del Consiglio dei Ministri Salvini ha postato sui social una foto della figlia accompagnata da un messaggio: "Vita, gioia, speranza, amore". A quanto pare tra i due leader, Di Maio e Salvini sarebbe calato il gelo. I due non si sarebbero incontrati nelle ore precedenti la riunione di governo. Inoltre, secondo alcune indiscrezioni la "difesa" di Siri in Cdm sarebbe stata affidata al ministro Bongiorno, come riporta l'Agi. La titolare della Funzione Pubblica ha esposto la posizione di via Bellerio, contraria alla revoca del mandato al sottosegretario indagato per corruzione. Da parte dei ministri del Carroccio ci sarebbe stato un "muro" contro le richieste di Conte e dei pentatsellati. Di Maio questa mattina ha chiesto nuovamente un passo indietro del sottosegretario: "Faccio un ultimo appello, nelle ultime ore prima del Consiglio dei ministri, alla Lega, di far dimettere Armando Siri e non arrivare alla conta in Consiglio dei ministri". Le parole di Di Maio sono rimaste inascoltate.

Ora la revoca delle dimissioni in un Cdm che in pochi attimi si è trasformato in una sorta di "processo" a porte chiuse.

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