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Cede la scala mobile del metrò Feriti 25 tifosi russi, 7 sono gravi

La sindaca Raggi scarica la responsabilità sugli ultrà in trasferta: «Saltavano e ballano, è stata colpa loro»

Roma Incastrati negli ingranaggi della scala mobile, feriti da quel mostro di lamiere. Doveva essere una festa, quella di ieri, per i tifosi del Cska di Mosca, in trasferta per vedere la loro squadra del cuore, impegnata all'Olimpico contro la Roma in Champions League. Invece la stupidità, l'alcol o solo un guasto meccanico hanno trasformato l'evento in una quasi tragedia. Alle 19.10 nella stazione metro Repubblica è crollata una scala mobile, causando 25 feriti, di cui 6 in codice rosso e uno più grave, ricoverato con un piede semi-amputato.

È accaduto in un attimo e la mente degli sportivi è volata immediatamente a maggio 1985 nello stadio Heysel, dove si sarebbe dovuta svolgere la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Questa volta, però, il bilancio non è stato brutale. La dinamica, invece, se confermata, fa rabbrividire. Dalle prime voci sembrava che la scala mobile avesse ceduto, infatti, sotto il peso eccessivo degli ultras russi, che mentre stavano uscendo per andare allo stadio si erano messi a saltare e intonare cori, sotto l'effetto dell'alcol. Ma questo non è ufficialmente confermato.

La Procura di Roma e l'azienda dei trasporti Atac hanno aperto due inchieste, che potranno contare anche sulle immagini delle telecamere interne alla stazione e sui filmati girati da alcuni testimoni e postati sui social: sequestrata la stazione. Da parte sua la sindaca Virginia Raggi, giunta sul posto, ha messo le mani avanti scaricando le colpe sui russi: «Sembra che testimoni abbiano visto persone saltare e ballare sulla scala mobile». Da un video dall'incidente messo su Twitter da una tifosa russa, invece, si vede la scala mobile che prende una velocità eccessiva, maggiore di quella a fianco da dove viene ripreso il filmato. E questo costringe alcuni passeggeri a gettarsi nella parte centrale della scala, per non cadere in basso. Ad un certo punto la caduta dei passeggeri si ferma, con alcuni che sono rimasti in piedi, altri schiacciati in basso.

«Non abbiamo fatto nulla, non stavamo saltando», racconta Daria, una russa che sostiene di essere stata presente, mostrando un video sul cellulare, dove i tifosi si calpestano a vicenda dopo il cedimento.

Immediatamente la stazione è stata chiusa, mentre i convogli della linea A hanno proseguito, senza fermarsi a Repubblica. Sul posto decine di squadre dei vigili del fuoco, della protezione civile, del 118, poliziotti e carabinieri. Scene tremende, con gente presa dal panico che fuggiva da ogni parte e molti che non capivano cosa stesse accadendo, ma temevano l'allarme bomba.

Ci sono volute due ore per soccorrere tutti i feriti, smistati negli ospedali per traumi e fratture, soprattutto alle gambe. Sei, invece, i codici rossi. Tra questo il tifoso del Cska, ricoverato all'Umberto I per la semi amputazione di un piede. Il fascicolo della Procura ipotizza il reato di lesioni personali gravissime ed affidato al pm Francesco Dell'Olio, che ha svolto i primi atti istruttori.

Nei pressi dello stadio, invece, sempre prima della partita un tifoso russo è stato accoltellato, mentre altri due sono rimasti contusi negli scontri con i giallorossi. TPa

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