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Centri sociali violenti: insulti e bombe carta al corteo per le foibe

Persino ricordare i morti è vietato: a Trento anarchici e centri sociali assaltano i manifestanti alla commemorazione per i martiri delle foibe

Centri sociali violenti: insulti e bombe carta al corteo per le foibe

Un gruppo di attivisti riconducibili all'area anarco-antagonista è stato protagonista ieri sera di un bruttissimo episodio a Trento. Tre bombe carta sono state lanciate contro un centinaio di persone che, pacificamente, prendevano parte alla commemorazione per i martiri delle foibe (di cui oggi cade la ricorrenza nazionale, il giorno del Ricordo). Gli ordigni, fortunatamente, sono esplosi senza colpire nessuno.

Le forze dell'ordine, scrive l'edizione trentina del Corriere delle Alpi, sono dovute intervenire per evitare ulteriori disordini e i carabinieri hanno dovuto caricare gli antagonisti per sgombrare il terreno. Un gruppetto del centro sociale Bruno, inoltre, ha cercato il contatto con gli attivisti di Casa Pound.

Alla manifestazione per i caduti istriani, giuliani e dalmati avevano partecipato militanti di Atreju, Casa Pound e Fratelli d'Italia. La manifestazione, fino al lancio delle bombe carta, si era svolta in modo calmo ed ordinato, pur in una piazza chiusa al traffico e blindata. Al termine dei pochi minuti della commemorazione, il "rompete le righe" e lo scioglimento della fila dei manifestanti di destra. Quindi, l'attacco degli anarchici.

Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato. Già l'anno scorso il cantante Simone Cristicchi era stato pesantemente contestato per il suo spettacolo sulle vittime delle foibe. Tra tentativi di revisionismo storico e attacchi armati in piena regola, è evidente che si pone un problema. Un problema che, ancora prima che politico o di ordine pubblico, è carattere culturale: perché quando non si rispettano più nemmeno i morti, il colpevole è uno solo. La mancanza di cultura.

Qui sì, storica e politica.

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