Sisma Centro Italia

"Che choc volare sulle macerie Bollino sicurezza per le case"

Dopo il disastro della sua L'Aquila, il conduttore tv torna nelle zone terremotate: «Servono leggi, non polemiche»

"Che choc volare sulle macerie Bollino sicurezza per le case"

«La stessa emozione. E lo stesso elicottero». Bruno Vespa parla lentamente, come se rivivesse uno stato d'animo identico a quello del 2009 quando a crollare fu la sua città natale. Poche ore dopo il terremoto che l'altro ieri ha schiantato il Centro Italia, ha sorvolato le zone più colpite e si è ritrovato a bordo dello stesso elicottero di allora. Qualcuno sette anni fa fece la solita, prevedibile grassa ironia pseudo giornalistica, eppure quello fu uno dei reportage più sinceri, concreti e utili sul sisma che distrusse L'Aquila. Ora di nuovo, purtroppo. E per di più Vespa si è ritrovato sullo stesso sedile di allora. «Una semplice coincidenza, nulla ovviamente di voluto», spiega adesso mentre sta preparando a ritmo frenetico la puntata di Porta a Porta che andrà in onda dopo poco in prima serata su Raiuno.

Allora, direttore, come è stato sorvolare di nuovo città distrutte?

«Un'emozione indescrivibile. L'Aquila è la città dove sono nato e quindi allora il mio stato d'animo era condizionato dai ricordi e dalle sensazioni di uno che in quella città ha trascorso anni importanti della propria vita. Ma la componente privata ha un significato marginale. Il dolore stavolta è stato vedere un'altra distruzione così profonda, così devastante».

Dall'alto come le è apparsa?

«Una radiografia del dolore. Questi quattro centri abitati in parte completamente distrutti e in parte ancora a malapena in piedi. Il colpo d'occhio è stato da lasciare senza parole».

E ora?

«E ora il nostro compito è approfondire, cercare e raccontare le storie personali di chi si trova in quella situazione spaventosa. Intanto sono contento che il nostro appello stia già dando ottimi risultati».

Quale appello?

«Un invito che ho fatto ai ristoratori italiani al termine della puntata di Porta a Porta. Un invito che è stato anche lanciato su Facebook da un food blogger che si chiama Paolo Campana: donare due euro per ogni piatto di amatriciana. Ecco, in questi giorni mettete in carta gli spaghetti alla amatriciana a un prezzo molto incoraggiante e poi donate due euro per ogni piatto alla Croce Rossa».

In ogni caso, la reazione generale a questa tragedia è stata sorprendente.

«Persino la Bbc ha istituito una raccolta fondi. A oggi sono molto colpito dall'impressione dell'impressione, ossia da quanto questa tragedia abbia colpito tutti, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo».

Qui da noi iniziano già le polemiche. Ad esempio quelle sulla scuola di Amatrice per la quale erano stati spesi negli ultimi anni ben 700mila euro per adeguamenti strutturali anti sismici.

«Ora bisogna capire un po' meglio».

C'è anche il campanile di Accumoli crollato senza resistenza travolgendo un'intera famiglia. E il sindaco respinge le accuse di imperizia.

«Anche il ministro Franceschini è di questa opinione».

Però, come sempre, dopo ogni grave sciagura scoppiano le polemiche. In questo caso sulla cattiva manutenzione degli immobili e sulla scarsa attenzione alle potenzialità sismiche della zona.

«Da anni noi di Porta a Porta sosteniamo l'idea che si debba istituire "il fascicolo del fabbricato"».

Ossia.

«Come accade per la revisione delle auto, che è di responsabilità individuale del proprietario, così il proprietario di un bene immobile deve garantire che il proprio fabbricato rispetti tutte le disposizioni di legge. Altrimenti deve essere sanzionato o punito esattamente come accade a chiunque abbia un'automobile e non la metta in condizione di essere sicura per se stesso e per tutti gli altri».

Crede che possa essere possibile?

«Speriamo che possa diventare legge al più presto».

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