Politica

Che fine ha fatto la politica? Il peggio della settimana

La crisi internazionale manda in panne il Governo che ci regala il peggio della settimana

Che fine ha fatto la politica? Il peggio della settimana

Toc toc… Dov’è finito il ministro degli esteri? Non pervenuto. Di Luigi Di Maio nessuna traccia. La settimana appena trascorsa è stata succulenta. Il peggio non si è fatto attendere. La crisi internazionale ha messo a dura prova il Governo e, soprattutto, le abilità del leader dei 5 stelle a trattare e discutere con i “grandi” del Mondo. Per Luigi sono stati sette giorni lunghissimi. Tra gli attacchi interni al movimento e la guerra sfiorata in Iran non sa più dove sbattere la testa. lo immaginiamo, tra un volo e l’altro, in giro per il Medio Oriente, a studiare la geografia. A capire chi è chi. La differenza tra Al Sarraj e Haftar. E, soprattutto, se c’è di mezzo anche Arafat. “Ah no, lui non c’è più.” Gigi da Pomigliano parla di grandi passi e, dall’Emilia-Romagna, dice: “L’Europa deve smettere di piangersi addosso. Possiamo fare tantissimo e, in questa settimana, lo abbiamo dimostrato eh!” Sì, certamente. Ci ha pensato Giuseppi a dimostrarlo con il bidone tiratogli da Al Sarraj. L’avvocato del popolo voleva fare il grande pacificatore e, invece, ha fatto la figura del …

MATTEO SALVINI

Mentre i venti di guerra soffiano sul mondo lui che fa? Si compra le mutande. E fa pure un video sui social per farcele vedere. Se la starà facendo sotto? Poi, a spasso per l’Emilia-Romagna, tra un tortellino e un salame, mostra la ruspa. E si carica. Incurante del processo che lo attende. Tutti lo attaccano e vorrebbero vederlo alla sbarra, ma lui tira dritto. “Sono senza dignità” dice dei 5 stelle. Come dargli torto? Erano con lui al Governo quando decise di bloccare lo sbarco dei migranti dalla nave Gregoretti.

NICOLA ZINGARETTI

Tic tac… tic tac… tic tac… il tempo scorre e le promesse vengono disattese. Il segretario del PD aveva detto: “A gennaio smantelleremo i decreti sicurezza” invece ancora nulla. Per fortuna. È troppo impegnato a cambiare pelle al PD. Lui è il nuovo rottamatore. Riuscirà nell’impresa ardua, lì dove non ci è riuscito Matteo Renzi? È improbabile. Ma lui sogna… “Vinciamo in Emilia-Romagna, e poi cambio tutto: sciolgo il Pd e lancio il nuovo partito… Non penso a un nuovo partito, ma a un partito nuovo, un partito che fa contare le persone ed è organizzato in ogni angolo del Paese”. E lui apre i porti. “Dobbiamo rivolgerci però alle persone, e non alla politica ‘organizzata’. Dobbiamo aprirci alla società e ai movimenti che stanno riempiendo le piazze in queste settimane. Non voglio lanciare un’opa sulle Sardine, ci mancherebbe altro, rispetto la loro autonomia: ma voglio offrire un approdo a chi non ce l’ha…”

ALFIO BAFFA

“Chi è?” direte voi. Il quesito è legittimo. È il candidato per la Lega in Calabria. Sì, proprio così. Candidato al Consiglio Regionale. Si chiama Alfio Baffa, ha e non ha perso occasione per farsi notare. Si è immortalato nudo nella vasca da bagno di un hotel di Roma mentre faceva il bagno. Un video vomitevole. Davvero raccapricciante che, in questa rubrica vi risparmiamo. Sigaro in bocca e bicchiere (di plastica) con un goccino di rum alla mano. Saluta sornione gli amici del “revenge porn”, un gruppo su WhatsApp a quanto pare. Lui non chiede scusa e prosegue (con quale faccia) la sua campagna elettorale. Ci vuole coraggio. Da vendere. O stupidità. Tanta. Quale delle due appartiene ad Alfio?

LILIANA SEGRE

Si può scrivere il nome della senatrice a vita senza essere tacciato di razzismo, nazismo, fascismo e chi ne ha più ne metta? Forse no. Non è politicamente corretto parlare della Signora ma, le sue dichiarazioni, sono degne di nota. Matteo Salvini l’ha ufficialmente invitata al convegno organizzato dalla Lega sulle nuove forme dell’antisemitismo organizzato e lei ha declinato l’invito. “Ho ricevuto l’invito ma nel mese di gennaio sono impegnatissima.” Astenersi dai commenti.

LE SARDINE

A proposito di politicamente corretto… Le sardine si scindono. Il banco si divide e si mangiano tra di loro. I tonni sono pronti a prendere i rimasugli e gli squali ad attaccare. Ad Imola hanno accolto Salvini con cori entusiasmanti: “Fanculo”; “Buffone”; “Fai schifo” etc etc… e poi loro sarebbero quelli del “no all’odio.”

LUCIA BORGONZONI

A proposito di Emilia… Romagna. La candidata della Lega viene bersagliata per una foto. Annunciando un suo evento su Facebook a Bologna, ha postato una sua foto con lo sfondo di Ferrara. E subito la stilettata: “No Lucia, quella non è Bologna, è Ferrara...” ha scritto il candidato palestrato del PD su facebook. Ma Bonaccini ha davvero tutto questo tempo per andare a spulciare la pagina facebook della Borgonzoni? Non sarebbe meglio occuparsi dei problemi dei cittadini ed ascoltare la gente? O magari fare le pulci all’avversario su temi importanti? Cosa sarà mai successo? Una foto per pubblicizzare un evento. Errare è umano.

Sarà stata una distrazione degli uomini della comunicazione.

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