Cronache

"Chi ruba ha più tutele di chi si difende"

La denuncia di Sicignano: "La proprietà privata è un diritto sacro Se lo Stato garantisse sicurezza, non avremmo bisogno di armarci"

"Chi ruba ha più tutele di chi si difende"

La melina del Parlamento sul disegno di legge riguardante la legittima difesa ha riportato il tema della sicurezza degli italiani in primo piano. I cittadini che hanno subito una rapina in casa si aspettavano che venisse partorita una norma che tutelasse le vittime della delinquenza dilagante. Tra questi c'è Francesco Sicignano, il 65enne che ha sparato e ucciso un ladro, entrato di notte nella sua casa di Vaprio d'Adda, lo scorso 19 ottobre.

La procura di Vicenza ha chiesto l'archiviazione per il caso Stacchio, il benzinaio che uccise un rapinatore in un conflitto a fuoco. Un fatto positivo o pensa che in futuro si ripeteranno altri casi Stacchio o Sicignano?

«È positivo ma penso che comunque la legge vada modificata. Servono pene più severe per chi viola le proprietà private. Deve diventare un deterrente anche nei confronti di chi viene da un altro paese a delinquere. Non è accettabile che un criminale esca dal carcere dopo pochi giorni»

Anche per lei potrebbe profilarsi l'archiviazione per omicidio.

«Da quel 19 ottobre non ho avuto alcuna comunicazione ufficiale. Io aspetto e ho fiducia. Sono tranquillo, ho sempre detto la sacrosanta verità. Il problema non sono io, ma i criminali che non devono entrare in casa d'altri. La proprietà privata e un sacro diritto che va tutelato, come accade in ogni paese del mondo. Anche gli animali proteggono i loro figli. Non esiste proprio che io a casa mia non protegga mia moglie e i miei figli».

Se tornasse indietro, a quella notte del 19 ottobre, come si comporterebbe?

«Non lo so. Ogni situazione è diversa. Se fosse stato di giorno forse avrei agito diversamente. Ma di notte... La paura, l'adrenalina ti scioccano e ti spingono istintivamente a difenderti. Non hai alternative: o scappi o reagisci. E che altro puoi fare, chi puoi chiamare? Nessuno può aiutarti. Oggi noi stiamo vivendo in una situazione di terrore. Per questo sono arrabbiato, queste cose non dovrebbero succedere in un paese serio. Troppo permissivismo. E se lo Stato mi difende io non ho bisogno di armarmi».

La politica comprende quello che sta accadendo nelle strade e nelle case degli italiani?

«No, la politica è assente perché non ha la cognizione della vita reale. Bisogna avere il coraggio di combattere le ingiustizie».

Il Parlamento ha rinviato il ddl sulla legittima difesa. Ci sono ancora resistenze su questo tema.

«La legittima difesa nella proprietà privata è sempre legittima. Ma la sinistra viene sempre fuori con la storia del bambino che rischia la vita se scavalca una recinzione. Ma è una fesseria. Questi vogliono farci passare per un popolo di deficienti. Vivono su Marte»

Pensa che questo ddl sia sufficiente?

«Mettono solo un'altra pezza. In primo luogo va tolto il risarcimento dei danni. Sono io che devo chiedere i danni, non chi mi viene in casa a derubare. Siamo un Paese che va al contrario».

Lei sostiene da sempre che va tutelata la proprietà privata.

«Dal momento in cui uno viola una proprietà privata non può più vantare alcun diritto. È lui che deve essere punito, non chi difende la sua vita e la vita di altri».

Lei ripete anche che manca la certezza della pena

«Certo. Ci sono troppe tutele per i delinquenti. La pena deve essere un deterrente e poi va diversificata: di notte ha una valenza, di giorno un'altra. Di giorno io vedo la minaccia e ho la possibilità di decidere, di notte no».

Crede che il governo e il Parlamento comprendano che la sicurezza sia una delle priorità dei cittadini?

«Il centrodestra sembra avere le idee chiare, il centrosinistra sta facendo i soliti giochetti, ha una carenza cognitiva del problema. Non sono io che devo difendermi, ma è il ladro che non deve entrare in casa mia.

E lo Stato deve provvedere con pene certe e più severe».

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